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Un terzo delle persone è contrario a dividere il conto equamente
A quanto pare abbiamo dei problemi a “condividere”, sia il conto che le pietanze ordinate. Con amici o con il partner, la situazione non sembra cambiare più di tanto
Dividere il conto? Anche no! È quanto pensa un terzo delle persone secondo una nuova ricerca. Dal sondaggio, condotto su 2000 adulti, è emerso come una buona fetta non sia d’accordo sul classico metodo “alla romana” tra amici se le pietanze non costano la stessa cifra. E le cose non vanno meglio con il proprio compagno di vita: due intervistati su tre hanno dichiarato che quando si siedono a tavola con il partner, ciò che è loro è loro e non lo condividono.
Lo studio ha persino rilevato che per sentirsi a proprio agio a “smezzare” il cibo c’è bisogno di conoscere l’altra persona da almeno sei mesi. Nonostante questo, quasi la metà delle persone ha dichiarato che qualcuno ha assaggiato qualcosa dal proprio piatto senza chiedere (48%), ma la stessa percentuale è colpevole di aver fatto lo stesso. Il 65% ha addirittura fatto sapere che se qualcuno gli chiedesse di assaggiare il suo cibo, penserebbe immediatamente a non invitarlo fuori la volta successiva. Guai a farlo al primo appuntamento: per la generazione Z è un grande campanello d’allarme.
Insomma, si condivide solo se messi alle strette, come hanno ammesso sette persone su dieci che hanno fatto assaggiare il proprio cibo agli altri solo perché non sapevano come dire “no”. Eppure, anche se a molti non piace, gli intervistati hanno concordato sul fatto che può avere dei vantaggi. Quasi tre quarti hanno spiegato di voler provare cose nuove quando mangiano fuori, ma temono allo stesso tempo che non piacciano loro abbastanza (73%).
E così il 35% diventa favorevole al condividere per poter provare piatti diversi da quelli ordinati. Inoltre, quasi la metà degli intervistati ha finito per scambiare l’intero pasto con qualcuno perché gli piaceva di più (49%). Nonostante questo, attenzione alle regole da rispettare, come infilare un pezzo sulla forchetta dell’altra persona (23%) o passarlo in un piatto separato (22%).