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Il licenziamento, la detrazione dei soldi e poi la vendetta
La storia di un utente della rete che si è vendicato di un brutto scherzo a base di licenziamento e detrazione di soldi ordito dai suoi vecchi datori di lavoro
Quando si parla di licenziamento e di detrazione di soldi in busta paga per un viaggio di lavoro a solo scopo di mobbing, un lavoratore ha solo una scelta possibile da compiere: vendicarsi e farla pagare al proprio datore di lavoro. È quello che è successo anche un utente della rete, un agente immobiliare americano, che su un famoso social, ha raccontato la sua storia a base di licenziamento, detrazione di soldi e, soprattutto, revenge.
Ma andiamo per gradi e seguiamo la narrazione dell’utente, che si presenta come un agente di viaggio che, diversi anni fa, accettò un lavoro in una piccola agenzia a conduzione familiare di Austin. A detta dell’uomo, “i due proprietari lavoravano lì insieme alla figlia e non erano dei buoni manager. Anzi, erano proprio dei bastardi ed erano molto tirchi”. Per sua stessa ammissione, l’uomo fece un ottimo lavoro in agenzia, portandovi moltissimi contatti (tra cui un grosso cliente aziendale) e aumentando il volume degli affari. Ma, pare, l’ambiente di lavoro non era sano e “quando, dopo 2 anni e 8 mesi, ho finito per averne avuto abbastanza di tutti gli stupidi conflitti all'interno dell'ufficio, ho chiesto e ottenuto un lavoro in un'altra agenzia dove avevo sempre voluto lavorare e ho dato due settimane di preavviso”. Il risultato? L’uomo si è visto cacciare dalla porta non appena i datori hanno saputo della notizia, senza rispettare il tempo di preavviso.
Come se non bastasse, i datori gli hanno teso uno scherzo per nulla simpatico: “Prima del mio licenziamento, per un viaggio di lavoro, i miei capi mi mandarono a Crest Butte per 4 giorni: l'intero viaggio era costato 125 dollari e aveva compreso il biglietto aereo, la navetta, l'alloggio, lo skipass, l'attrezzatura e 1 mattina di lezioni per principianti. I pasti erano a carico mio. Ma quando ho ricevuto l'ultimo assegno, ho notato una strana detrazione di soldi, pari, proprio, a 125 dollari del viaggio di lavoro”.
Ma l’uomo aveva con sé un enorme asso nella manica: conosceva i nomi e i numeri di tutti i clienti che aveva portato alla sua ormai ex agenzia. E così ha passato il giorno successivo a chiamare tutti coloro che avevano lavorato con lui, e il 99% ha accettato di passare alla nuova agenzia, causando alla vecchia un buco di 250.000 dollari.