Tom Holland, la salute mentale e la dipendenza dall’alcool

Tom Holland, noto per il suo ruolo in Spider-Man, ha dichiarato che il suo recente lavoro in The Crowded Room lo ha aiutato a riconoscere i suoi errori e le sue debolezze. “Imparare a conoscere la salute mentale e il suo potere, parlando anche con gli psichiatri in merito alle lotte di Danny, è stato qualcosa di molto istruttivo per la mia vita”, ha affermato Tom. Il personaggio di Danny, come ha riferito l’attore in una recente intervista, nella serie riveste i panni di un giovane che finisce nei guai dopo essere stato arrestato per un crimine che in realtà non ha commesso. “Non sono estraneo agli aspetti fisici del lavoro avendo fatto molti film d'azione”, ha continuato Holland riferendosi soprattutto al suo ruolo dell’amichevole Spider-Man di quartiere. 

L’attore 26enne ha spiegato che durante le riprese ha vissuto alcuni momenti di poca lucidità a causa della totale immersione nel ruolo di Danny: “Aver però lavorato molto sull'aspetto mentale di Danny mi ha toccato profondamente e mi ci è voluto molto tempo per riprendermi in seguito e per tornare in qualche modo alla realtà” - prosegue Tom – “Mi rivedevo in lui nella mia vita personale. Ricordo di aver avuto un po' di crisi a casa e di aver pensato qualcosa del tipo: “Vado a radermi la testa. Ho bisogno di radermi la testa perché ho bisogno di sbarazzarmi di questo personaggio”. Ovviamente in quel momento eravamo a metà delle riprese e ho deciso di non farlo, ma interpretare Danny è stato completamente diverso da qualsiasi altra cosa avessi mai visto prima”. Tuttavia, questo personaggio gli ha permesso di pensare ai motivi che lo hanno portato a vivere un momento di difficoltà, facendogli prendere la decisione di allontanarsi dai social e dall’alcool.  Di questa sua dipendenza Tom Holland ne aveva già parlato nel 2020 al Jimmy Kimmel Live, dove aveva confessato che durante la pandemia lui e i suoi coinquilini erano “sempre ubriachi”.