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Quanto può resistere un uomo senza avere rapporti sessuali?

Redazione 105

Cosa dicono gli studi scientifici in merito, sia dal punto di vista psicologico che da quello fisico

Ti sei mai chiesto quanto un uomo è in grado di resistere senza avere rapporti sessuali? Sembrerebbe una domanda retorica, a cui si potrebbe rispondere con ironia. Eppure, esiste una branca specifica della scienza, la sessuologia, che tratta di questo argomento. La risposta più ovvia e scontata è che dipende dalla psicologia di ogni singolo individuo e dal ruolo che il sesso gioca nel benessere individuale. Il periodo di tempo può variare dunque da pochi giorni a persino anni, senza che ciò vada a compromettere la psiche di ognuno.

Esistono ad esempio persone che si proclamano “asessuali”, ma più in generale ci sono individui che possono non avere rapporti carnali anche per molto tempo e per i più svariati motivi. Il tutto senza avere alcun tipo di turbe psichiche. È dunque evidente che la percezione è estremamente soggettiva e varia da individuo ad individuo. Se il sesso per un uomo è un pensiero costante, è chiaro che la sua interruzione prolungata può comportare forme di squilibrio emotivo, fino a raggiungere anche condizioni di nevrosi ossessive. 

Se quindi dal punto di vista psicologico la questione è alquanto complessa e non può essere risolta con una risposta univoca, che dire dalla prospettiva fisica? Il discorso in questo caso cambia: quanto può resistere in tal senso un uomo senza eiaculare? Il problema qui è da porsi non solo per il piacere in sé e per sé, ma anche e soprattutto per la salute dell’organo della prostata che regola la funzione erettile. Tutti gli studi scientifici condotti negli ultimi anni concordano sull’importanza di eiaculare frequentemente, almeno 3-4 volte a settimana

Ciò serve per assicurarsi la buona salute dell’organo e per allontanare lo spettro di malattie e di insorgenza di forme tumorali anche gravi. In tal senso si può anche capire perché si sia modificata nel corso di pochi decenni la percezione della funzione della masturbazione, diventata da negativa a pienamente positiva. Fa infatti bene a tutto l’apparato genitale e riproduttivo, nonostante ciò che i “detti popolari” sostenevano un tempo.

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