Faceva pause in bagno di 6 ore mentre era a lavoro: licenziato

Un uomo cinese è finito nei guai. È infatti stato licenziato dal suo datore di lavoro per aver trascorso troppo tempo in bagno al posto di lavorare. L’uomo avrebbe fatto pause in bagno infinite, tra i 47 minuti e le 6 ore. È quanto emerso dal racconto dei media cinesi che hanno riportato il caso di Wang che ha fatto causa al suo datore di lavoro sostenendo di essere stato vittima di licenziamento illegittimo.

Secondo la sua versione dei fatti, dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico per un problema ano-rettale, ha continuato a provare dolore e fastidio. Per questo motivo si trovava costretto a recarsi spesso alla toilette.

La pensava in maniera differente il datore di lavoro che ha cronometrato come, nell’arco di 10 giorni, l’uomo ha fatto in totale 22 pause bagno. Citando le disposizioni del manuale del personale relative ai ritardi, alle uscite anticipate dal lavoro e alle assenze autorizzate, l’azienda di Tianjin ha ritenuto che il tempo trascorso in bagno fosse troppo e così lo ha licenziato. 

Nell’ottobre 2015, Wang ha chiesto un arbitrato per ottenere il reintegro nel suo posto di lavoro. Da quel momento è iniziata una lunga battaglia legale che si è conclusa solo quest’anno. Chi ha avuto ragione? Secondo l’Alta Corte di Tianjin le pause bagno dell’uomo non rientravano nei “bisogni fisiologici ragionevoli e normali”. 

Morale della favola, dunque, Wang ha perso la causa e non ha riavuto il suo lavoro. Ovviamente una vicenda del genere non poteva che diventare virale, seppur spaccando il web. Molti utenti hanno difeso il dipendente, credendo al fatto che il problema derivasse dalla sua grave condizione medica. Altri invece proprio non hanno spalleggiato la sua versione dei fatti, ritenendo che l’intervento chirurgico non potesse giustificare tutte quelle pause pranzo. C’è persino chi si è chiesto, sconcertato: “Nel bagno per tre, quattro ore? Stava dormendo lì dentro?”.