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La prossima stella del calcio? Potrebbe essere scelta dall’IA

Redazione 105

AiSCOUT è una piattaforma che consente ai calciatori di affrontare prove virtuali e di venire notati

Era la partita più importante della carriera di Andre Odeku. Una settimana prima, l’attaccante diciottenne giocava nel settimo livello della piramide calcistica inglese. Ora si stava schierando con la squadra Under-23 del Burnley in una partita di prova, con l’obiettivo di firmare per il settore giovanile dell’allora club di Premier League. 

In termini calcistici, Odeku è stato strappato a una relativa oscurità: è stato scoperto mentre faceva registrare numeri simili a quelli di Erling Haaland nella squadra di sviluppo dell’Haringey Borough, squadra semiprofessionistica del nord di Londra. Avrebbe poi segnato 25 gol in 18 partite da ala e vinto il golden boot del campionato nella stagione 2021-22. Ma perché ne parliamo? Perché Odeku non era stato individuato nel modo tradizionale

Settimane prima, nel fango del suo parco locale nell’est di Londra, aveva premuto rec sul suo telefono e iniziato a fare quante più flessioni possibili in 30 secondi. Ha fatto uno sprint di 10 metri, si è lanciato in salti in piedi e ha completato una serie di salti laterali esplosivi a rimbalzo. Ad assistere a tutto ciò c’era AiSCOUT, una piattaforma che consente ai calciatori di affrontare prove virtuali. I giocatori eseguono esercitazioni atletiche e tecniche sull’applicazione, poi vengono valutati attraverso un sistema di punteggio basato sull’intelligenza artificiale, progettato da esperti di dati e osservatori calcistici di spicco.

Il fondatore di AiSCOUT, Darren Peries, ha iniziato a sviluppare l’applicazione dopo il rilascio del figlio da parte degli Spurs, all’età di 16 anni. Dopo sette mesi di test dal vivo e l’analisi di milioni di dati, l’apprendimento automatico di AiSCOUT è ora in grado di misurare la biomeccanica, la tecnica e le abilità atletiche dei giocatori fino alle minuzie. Il feedback è automatizzato e viene fornito tramite l’app entro un’ora. Dopo che i giocatori hanno eseguito le esercitazioni atletiche di base, i migliori sono invitati a mostrare le loro abilità sul campo.

In un gioco spesso spietato nello scartare i giovani calciatori, AiSCOUT offre una seconda possibilità sia ai giocatori che agli osservatori. Richard Felton-Thomas, COO e direttore della scienza dello sport della piattaforma, ha illustrato: “Le accademie hanno la mentalità del ‘vincere subito’, quindi i giocatori più piccoli che devono ancora maturare vengono spesso lasciati andare. Una volta che questo accade, non ci sono occhi puntati su di loro, anche se hanno avuto uno scatto di crescita. Ora i giocatori possono rientrare nel sistema tramite AiSCOUT e i club possono tenere sotto controllo i loro progressi”.

Individuare una futura superstar della Premier League implica in genere che gli osservatori dei club trascorrano lunghe ore in viaggio, visitando campi comunitari semivuoti e campi della Sunday League ricoperti di fango. Affidandosi a un occhio esperto e al passaparola, c’è più speranza che aspettativa che stiano per scovare il prossimo gioiello calcistico. Per questo la piattaforma potrebbe diventare uno strumento prezioso per il reclutamento dei giovani calciatori. “Aiutiamo a identificare i talenti di cui gli scout non conoscevano l’esistenza. Ci sono troppi giovani calciatori di grande qualità che sfuggono al sistema. La tecnologia ci aiuta a individuare più rapidamente i giocatori giusti, con dati e approfondimenti che ci permettono di prendere decisioni migliori e di reclutare fino al livello Under 8 in base alle metriche che un club ritiene prioritarie”.

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