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L’attività fisica mantiene in salute il cervello: ecco perché

Redazione 105

Ci sarebbe un’interazione reciproca tra il corpo e il cervello, con l’attività fisica che è in grado di dare notevoli benefici a quest’ultimo

Quando Constanza Cortes Rodriguez frequentava l’Università di Chicago si sentiva esausta a causa dello stress nel laboratorio. Per cercare un po’ di sollievo, si è iscritta a lezioni di ballo latinoamericano, innamorandosi della salsa e della bachata. Queste nove ore settimanali di danza non solo l’hanno distolta dal laboratorio, ma hanno anche migliorato la sua concentrazione e la sua memoria

Questa esperienza personale fa ben comprendere una tendenza emergente nel campo della salute cognitiva: le molecole prodotte dai muscoli in movimento possono influenzare positivamente la struttura e la salute del cervello. In passato si riteneva che il cervello dominasse il corpo, ma le ricerche recenti hanno dimostrato che c’è un’interazione reciproca tra il cervello e il corpo.

L’attività fisica sembra avere un effetto multifattoriale sul cervello. Influisce sulla capacità del cervello di generare nuovi neuroni, ridurre l’infiammazione e migliorare la comunicazione tra i neuroni. Mentre gli scienziati stanno cercando di comprendere meglio come e perché l’attività fisica beneficia il cervello, emergono teorie interessanti sull’effetto delle molecole prodotte dai muscoli. 

Studi su topi hanno dimostrato che l’attività migliora la memoria e l’apprendimento. Inoltre l’esercizio sembra proteggere il cervello da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Una molecola chiamata irisina, prodotta durante l’attività fisica, sembra svolgere un ruolo chiave. L’irisina aiuta a promuovere la crescita di sinapsi e neuroni nel cervello, migliorando la sua plasticità. Inoltre, sembra ridurre l’infiammazione nel cervello, un fattore importante nelle malattie neurodegenerative.

Questi risultati suggeriscono che l’attività fisica potrebbe avere un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento di disturbi dell’umore come la depressione e l’ansia. La ricerca sull’irisina offre promettenti possibilità di sviluppare trattamenti farmacologici che minimizzino gli effetti positivi dell’attività fisica sul cervello.

In definitiva l’attività fisica è un potente alleato per mantenere il cervello in salute e potrebbe essere cruciale per migliorare la qualità della vita in età avanzata. Quindi, l’invito è a rimanere attivi, anche solo con brevi passeggiate quotidiane, se possibile.

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