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Giorgio Pasotti: “Il mestiere del genitore è il più difficile al mondo”

Redazione 105

“A 50 anni vedi il mondo in maniera diversa, accetti la vita per quella che è e per quello che ti offre”

Giorgio Pasotti, noto attore italiano, ha recentemente rilasciato un'intervista in cui ha parlato della sua carriera nel cinema italiano e della sua vita privata, per quello che riguarda la sua vita professionale, in particolare il suo ultimo progetto che lo vede nei panni di regista, con la serie Lea - I nostri figli.

È un periodo molto pieno, ma sono felice. Crescendo in teoria uno dovrebbe provare ad assottigliare il lavoro per permettersi di respirare, ma spesso capita di lasciarsi coinvolgere da progetti sempre più ambiziosi e complessi e, quando succede, non puoi che buttartici dentro con coraggio e voglia di fare”, afferma Pasotti, ospite della prima edizione del Season International Series Festival, il festival organizzato da Simona Gobbi di stanza a Borgo Rosso Terra, nei pressi di Gallipoli.

Durante il suo intervento, l’attore parla di questo periodo della sua vita: “Complesso, anche se ho scelto di godere appieno della libertà che mi sono conquistato in questi 25 anni di carriera. Non mi siedo sugli allori e mi apro alla possibilità di esplorare nuovi mondi: è questo che mi spinge ad andare avanti”.

Riguardo ai cambiamenti invece, l’attore inizia da quello professionale e dichiara: “Volevo fare tutt'altro: il medico. Mi sono ritrovato a fare questo mestiere con una certa velocità: da un lato mi sono sentito spiazzato, ma dall'altro non ho avuto neanche il tempo di soffermarmi sul fatto che percorressi un'altra strada. Penso che sia importante seguire un destino: ognuno ha il suo, ma sta a noi capire se seguirlo o meno. Tant'è che, se cambi strada ed è quella giusta, poi trovi tutti i cancelli aperti”.

Ed invece, per quello che riguarda la sua vita privata, quando viene chiesto all’attore com’è papà Giorgio, ecco le sue parole: “Il mestiere del genitore è il più difficile al mondo perché non ci sono regole e ogni storia è a sé, senza contare che come fai sbagli. Cerchi di fare il meglio che reputi per te stesso ma, al di là di tutto, ti deve andare anche bene. In città grandi come Milano e Roma è difficile, poi, controllare gli istinti dei ragazzi che canalizzano la loro forza nella violenza. Sono tempi molto difficili, ma io con mia figlia cerco di vivere di istinto”.

Inoltre, il regista parla anche della possibilità di diventare una seconda volta papà, allargando la famiglia insieme a Claudia Tosoni: “Certo, è una cosa talmente bella che mi piacerebbe rivivere ma, se non dovesse essere, va bene così. Essere genitori è qualcosa che devi sentire dentro, ma non da rincorrere con ogni mezzo. A 50 anni vedi il mondo in maniera diversa, accetti la vita per quella che è e per quello che ti offre”.

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