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Diana Del Bufalo e l’adolescenza: “Ero la stupida con i voti bassi”

Redazione 105

L’attrice e conduttrice tv ha parlato di un periodo complicato vissuto tra i banchi, ma anche di come abbia imparato a sviluppare una parte comica per difendersi

Diana Del Bufalo sembra sempre sorridente e pronta a fare dell’ironia. Eppure, come tutti, anche lei ha passato un periodo molto difficile nel corso della sua vita. L’attrice e conduttrice tv, con un passato da cantante – ha partecipato all’edizione del 2010 di Amici di Maria De Filippi – ha rivelato di aver avuto altre aspettative per il futuro quando era piccola. Il suo sogno era infatti fare l’astronauta o la veterinaria: “Il problema era che per esercitare queste professioni bisognava studiare molto e io non avevo un buon rapporto con la scuola”. 

Quell’aspetto comico è invece qualcosa che le viene naturale: “Fin da bambina ho sempre ironizzato su tutto, mi piaceva far ridere, essere buffa. La mia psicologa mi ha dato una spiegazione interessante: siccome il mondo intorno non mi piace, lo trovo ingiusto, cupo, triste, mi creo una versione clownesca per renderlo migliore e riuscire a sopportarlo. È il mio modo di schermarmi da tutto ciò che mi ferisce”

Non sempre però è stato così. Durante l’adolescenza: “Mi sono convinta di essere stupida e ignorante. Il mio periodo scolastico è stato devastante. Non alle elementari, che ho fatto presso una scuola inglese dove sono stata benissimo perché non c’era giudizio, ma le medie e il liceo sono stati terribili”. Le difficoltà erano diverse: “C’era un ambiente di sfida, di competizione che portava un sovraccarico di tensione che non riuscivo a sopportare. Ero la stupida che prendeva voti bassi. Venivo trattata male e non ero capita neanche dai professori. Odiavo andare a scuola”.

Poi, piano piano, ha cominciato a difendersi a modo suo: “Quando ho cominciato a capire che anche studiando tanto non riuscivo ad apprendere, probabilmente perché avevo la capoccia sempre per aria, pensavo alla musica, non mi interessava nulla di quello che veniva insegnato in aula, mi sono convinta di essere stupida e ignorante. E l’ho accettato, ma allo stesso tempo ho sviluppato questa parte comica come forma di difesa”.

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