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Modella milionaria cacciata di casa a causa delle sue foto sexy
“I miei genitori mi hanno dato un ultimatum: fare il mio lavoro o far parte della famiglia. Ho capito che il loro amore era condizionato”
Jasmine Teaa, una modella di 26 anni originaria di Los Angeles, Stati Uniti, ha iniziato a scattare foto e successivamente a condividere contenuti più sensuali su OnlyFans per cercare di aumentare il proprio reddito durante i suoi anni universitari.
In quel periodo, come racconta la giovane donna, era impegnata nello studio e non aveva il tempo di cercare un lavoro tradizionale che le garantisse uno stipendio regolare, così ha optato per mettere in mostra le sue forme attraenti, guadagnando così considerevoli somme di denaro, non è passato molto tempo che si presentano le conseguenze della sua scelta, i genitori infatti hanno smesso di parlarle.
La modella ha scelto di condividere la sua storia sulle piattaforme online, un racconto che è stato successivamente riportato dal Daily Star: “Ho cominciato a scattare foto sexy e pubblicarle sui siti per adulti perché volevo verificare se tutto ciò che sentivo in giro, riguardo ai guadagni di altre modelle, fosse vero. Ed è proprio così, io guadagno un milione di dollari all'anno. Sono felice e mi sento realizzata ma ciò che continua a rendermi triste è ciò che è successo con i miei genitori. Il rapporto è sempre stato un po' complicato, dato che, quando ero una ragazzina mi hanno sempre tenuta in una specie di bolla e non mi lasciavano uscire a bere o andare alle feste. Non avevo amici praticamente. Ma è stato solo quando hanno scoperto le mie foto sexy che ho capito quanto fossero narcisisti: non volevano che io mi esibissi in quel modo. La svolta è arrivata quando mi hanno dato l’ultimatum: fare il mio lavoro o far parte della famiglia. Ho capito che il loro amore era condizionato. Io ho scelto il mio lavoro e loro mi hanno cacciata di casa”.
Inoltre, la modella ha aggiunto: “Solamente mia sorella prese le mie difese all'epoca e mi dimostrò il suo amore. Ora, ho recuperato anche il rapporto con i miei genitori ma ci sono voluti due anni. Comunque sia, siamo riusciti a riconciliarci e mi hanno detto che finché sarò al sicuro e felice con quello che sto facendo, lo accetteranno”.