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Filippo Tortu: “Lo sport va messo al centro delle nostre vite”

Redazione 105

“Io credo che una rivoluzione culturale nello sport debba ripartire dalle scuole”

Nella scorsa puntata delle Iene, il campione olimpico di atletica leggera Filippo Tortu ha tenuto un monologo sulla necessità di insegnare lo sport ai giovani, sottolineando l'importanza dell'attività fisica per la salute e il benessere dei giovani, e ha lanciato una sfida a tutte le scuole italiane per promuovere lo sport tra i propri studenti.

In questi giorni si è parlato molto dei valori e della formazione degli atleti professionisti. Io credo che una rivoluzione culturale nello sport debba ripartire dalle scuole, dove l’educazione fisica spesso è concepita come l’occasione per giocare con un pallone senza troppi pensieri, o ripassare per l’interrogazione dell’ora successiva. Io mi sono innamorato dell’atletica grazie a un documentario sulla vittoria di Livio Berruti nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma, e credo che mostrare e raccontare ai ragazzi le grandi imprese sportive possa essere il primo passo per emozionare e trasmettere i veri valori dello sport”, afferma Filippo.

Lo sport fa stare in salute, ma va messo al centro delle nostre vite e dei programmi scolastici per tante altre ragioni: perché ti porta fuori dalla tua comfort zone e ti costringe ad affrontare i tuoi limiti; perché ti insegna a mantenere la calma sotto pressione, a prenderti le tue responsabilità, a esserci per gli altri, a rispettare loro e le regole, tutte lezioni che ti porti dietro a vita. Qualcuno dirà che è difficile, che mancano le strutture e i fondi, ma questo cambiamento da qualche parte deve pur iniziare. Perché insegnare lo sport è una sfida che si vince non solo quando un ragazzo diventa un atleta professionista, ma quando diventa un essere umano migliore. Solo allora si vince tutti, per davvero”, conclude l’atleta.

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