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Lorella Boccia: “Avevo cinque anni quando mio padre è sparito”

Redazione 105

“Quel giorno ho capito che a volte devi imparare a prendere il meglio che una persona può darti, anziché lamentarti per ciò che non ti ha dato”

Lorella Boccia ha tenuto un toccante monologo nel programma Le Iene, descrivendo l'agonia che ha vissuto nel suo tumultuoso rapporto con il padre. “Avevo cinque anni quando mio padre è sparito. Io scendevo in strada ad aspettarlo e mi pettinavo i capelli per essere carina per lui, mentre mia madre lo cercava al telefono e mi diceva: ‘Guarda che arriva’. E invece non l’ho rivisto per dodici anni. Ci ha lasciato senza un soldo e mamma ha dovuto pulire centinaia di case per farmi studiare danza. È ricomparso quando avevo vent’anni”, queste sono le prime parole della ballerina riguardo quello che è stata la relazione con il padre.

Aveva avuto un infarto e prima di entrare in sala operatoria volevo dirmi addio. Nella corsa verso l’ospedale ho bucato una gomma. Però è sopravvissuto e quello spavento mi ha fatto credere di poterlo perdonare. Finché per caso, non ho conosciuto Francesco, un altro suo figlio di cui non sapevo nulla. Francesco aveva avuto tutto: il sostegno, il denaro, l’amore… io invece soltanto la rabbia”, continua il racconto della donna, che durante il suo monologo compie un viaggio a ritroso nel suo passato.

Mi sono avvicinata a papà prima del mio matrimonio. Ero così felice che mi sentivo pronta a dimenticare. A casa sua ho scoperto decine di mie foto e che forse sentiva anche lui un dolore grande, la vergogna. Ma ancora una volta ci siamo allontanati. Mi scriveva solo saluti banali, stupide gif e non mi bastava. Ero nello studio di Amici quando mi hanno detto che è mancato. L’ho abbracciato, finché non mi hanno portato via con la forza. Quel giorno ho capito che a volte devi imparare a prendere il meglio che una persona può darti, anziché lamentarti per ciò che non ti ha dato. Fidatevi, non vale la pena scoprire cosa significhi perdonare, solo nel giorno in cui non puoi più farlo”, conclude la ballerina, che nella parte finale del suo monologo ha voluto fare un appello al pubblico, invitandolo a non perdere mai troppo tempo.

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