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Aurora Ramazzotti racconta il rapporto difficile con il suo corpo

Redazione 105

Un lungo racconto, dal 2011 ad oggi, di com’è cambiata la percezione del proprio corpo

Da quando è diventata mamma Aurora Ramazzotti guarda il suo corpo con un occhio diverso. Più volte ha parlato di questo tema, cercando di sensibilizzare i follower che le chiedevano come fosse la sua forma fisica. Ora è tornata su questo argomento, con un post su Instagram in cui ha ripercorso alcune tappe della sua vita dal 2011 ad oggi. Ha scritto: “Amarsi è un percorso che dura tutta una vita. Stiamo tutti imparando a respirare. Siate gentili”.

Poi le sue riflessioni proseguono, accompagnate da immagini di quegli anni. Si parte da quindicenne: “2011. Un respiro profondo. Speriamo non mi abbia vista nessuno. Ora tiro dentro la pancia. Dicono che se lo fai è come se facessi gli addominali. Almeno serve a qualcosa. Dai adesso mi tolgo i pantaloncini, coprimi per favore. Mi giro per vedere se qualcuno guarda. Salva, per ora. Un altro respiro, questa volta a metà, che in costume ho la pancia. E poi dentro di nuovo”.

Si passa dunque al 2016. A 20 anni il rapporto con il suo corpo non era così tanto migliorato: “Ho comprato due paia di pantaloni comodi con cui mi vedo bene, che di questi tempi è raro. Qualcuno se n’è accorto che metto solo quelli? Spero di no. Ahhh, l’estate. Il mare, le vacanze, la libertà. Però di respirare bene ancora non se ne parla, forse se mi copro è meglio. Magari mi siedo nella sabbia così non si vede la cellulite nelle foto. Oppure mi rimetto il copricostume”.

Due anni dopo entra nella sua vita lo sport, fino quasi a diventare un’ossessione. “2018. Ho iniziato a fare sport. Sto imparando a respirare, ma è difficile. Si sa che non ho vie di mezzo. Tipo adesso penso solo a quello e se salto un giorno il senso di colpa mi divora. Poi non capisco perché quando mi guardo allo specchio mi faccio ancora schifo. Chi è che mi aveva detto che con lo sport tutto questo sarebbe cambiato? Non è giusto. Le mie amiche non hanno questo problema. Forse se faccio tutto perfetto funzionerà. Intanto trattengo il respiro ancora”.

Trascorrono quattro anni e arriva il momento in cui è incinta di Cesare, con gli allenamenti che giocoforza devono ridursi. “2022. È da un po’ che non mi danno più. Anzi, ho mollato proprio il colpo. Mantenere il controllo era diventato troppo. Sono un impostore? Mi sento così. ‘Come va l’allenamento?’. Sorrido e annuisco, fingo, in effetti per quattro anni è stata la mia vita. Sembrava una vita sana, haha, l’illusione dell’apparenza. L’avevo detto che non avevo vie di mezzo. Anziché imparare a respirare ho imparato a irrigidire la parete addominale e ora è un automatismo. Forse non so più veramente come si respira. Va bene così. Un passo alla volta”.

Infine oggi, con il figlio che a poco più di un anno. E ora, come dice Aurora, è finalmente libera da tutta quell’ansia di apparire perché pensa solo a lui. “2024. Guarda che bello il mio bambino che gioca nella sabbia. Si alza e corre verso l’acqua. Ah, c’è un paparazzo col cannone puntato. Non ci penso un secondo. Mi metto tra lui e l’obiettivo. Meglio che prenda le mie chiappe anche se la luce di mezzogiorno non sarà mia amica. Me ne frega? Non me ne frega. Da adesso in poi voglio respirare. Sono finalmente libera”.

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