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Il cuore ha un “cervello” e può autoripararsi: lo rivela uno studio

Redazione 105

Massimo Fioranelli ha scoperto che il cuore è in grado di ragionare e memorizzare informazioni. Ecco perché i benefici della mindfulness

Gli esperti di neurologia hanno rivelato che il cuore ha un "cervello" capace di ragionare e rigenerarsi autonomamente. Questa scoperta, che ridefinisce il ruolo del cuore, è sostenuta da Massimo Fioranelli, Professore Associato di Fisiologia all'Università Guglielmo Marconi di Roma.

La concezione del cuore come semplice pompa meccanica è profondamente mutata grazie alla scoperta del cervello cardiaco con i suoi 50-70.000 neuroni”, spiega Fioranelli. Il cuore, infatti, non solo invia e riceve messaggi al cervello, ma possiede anche una memoria.

L’asse cuore-cervello è una comunicazione a due vie, in cui ognuno dei due organi è coinvolto attivamente in quanto invia e riceve messaggi. Anche il cuore ha una sua memoria che viene plasmata dall’esperienza e reagisce agli eventi anche in relazione ai vissuti passati”, chiarisce ancora Fioranelli.

Il cuore comunica con il cervello attraverso vari canali, tra cui segnali neurologici, ormonali, biofisici ed elettromagnetici. Questo complesso sistema di comunicazione permette al cuore di autoripararsi, un aspetto fondamentale per la salute cardiaca.

Questa nuova visione, promuove terapie innovative come il biofeedback e la mindfulness per gestire lo stress e migliorare il benessere psicofisico. “Il legame tra mente e corpo, ormai dimostrato, porta a metodiche che modificano la fisiologia tramite il controllo di pensieri ed emozioni”, sottolinea il professore. Alessandro Pizzoccaro, Presidente di Guna, azienda farmaceutica milanese, ha dichiarato a riguardo: “Queste scoperte aprono nuove frontiere nella comprensione del corpo umano e nel trattamento delle malattie”. 

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