TUTTO NEWS
Ecco perché essere in ritardo di 8 minuti è la scelta migliore
Né presto per mettere in difficoltà l'ospite, né così tardi da risultare scortesi: 8 minuti di ritardo sono la chiave per gestire meglio le interazioni sociali
Chi non conosce qualcuno che arriva sempre in ritardo? Forse siamo proprio noi i cronici ritardatari, incapaci di rispettare gli orari degli appuntamenti. Ma perché succede?
L'ippocampo, è la regione del cervello responsabile del tempo. Alcuni neuroni, fungono da "cellule del tempo", influenzando la nostra percezione. Una ricerca pubblicata sul Memory & Cognition rivela che stimiamo il tempo basandoci su quanto pensiamo che i compiti ci impegneranno, ma spesso i nostri ricordi sono imprecisi, e sfociamo nel ritardo cronico.
Essere puntuali è una virtù, ma un leggero ritardo può avere i suoi vantaggi. Secondo Neel Burton, il "ritardo perfetto” è di otto minuti. Lo psichiatra e scrittore di Oxford, ha approfondito il tema in un articolo su Psychology Today. “Ritardare di cinque minuti non è davvero essere in ritardo. È tardi quando le persone iniziano ad infastidirsi", afferma. Arrivare otto minuti dopo è l'ideale: non troppo presto per mettere in difficoltà l'ospite, ma nemmeno così tardi da risultare scortesi.
Ci sono però anche ragioni più subdole che spingono ad arrivare in ritardo. Alcune implicano rabbia e aggressività, altre l’autoinganno. “Esempi di comportamento passivo-aggressivo includono il ritardo, spesso frequente e imprevedibile. Queso atteggiamento è un mezzo per esprimere l’aggressività in modo nascosto, impedendo che i problemi sottostanti vengano identificati e risolti”, spiega l’esperto.
Altre volte, il ritardo è un autoinganno: sentirsi inferiori può portare una persona a ritardare per attirare attenzione e imporre la propria presenza.
“Arrivare in ritardo non è necessariamente malsano o patologico. A volte, è l'inconscio che ci dice che non vorremmo essere lì, o che sarebbe meglio per noi non esserci”, afferma lo psichiatra. Burton suggerisce di chiedersi sempre il perché siamo in ritardo. Anche se la risposta è semplicemente "Perché sono troppo occupato". Spesso ci teniamo occupati per evitare di confrontarci con i nostri pensieri e sentimenti più profondi.
Insomma, quegli otto minuti potrebbero essere la chiave per gestire meglio le nostre interazioni sociali.