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La tiktoker: “Il mio capo si comporta da stalker. Ho paura”

Redazione 105

Una giovane donna ha raccontato sui social di ricevere attenzioni morbose da un suo superiore. Nonostante i suoi reclami, nulla è cambiato

In un video pubblicato su TikTok, una giovane donna di nome Daisy ha raccontato di alcuni gravi episodi accaduti mentre era al lavoro e del motivo per cui non si sente più al sicuro quando va in ufficio.

Sono tre anni che ho questo lavoro, e ho presentato tre reclami alle risorse umane. Non lo avevo mai fatto prima. E vi dirò quali sono questi reclami, e che cosa è stato fatto in proposito, oltre al perché non mi sento al sicuro quando vado in ufficio”, esordisce la ragazza nella clip.

@dayswithdevon corporate america is unsafe for young women. #corporate #corporateamerica #hr #hrconcern #workplace #eeoc #employee #employeeconcern @The Employment Lawyer ♬ original sound - dayswithdevon

Durante una riunione – racconta - il suo capo ha condiviso lo schermo del pc e sulla barra di ricerca Google sono apparsi tutti i social della ragazza, il suo nome, e perfino il nome del ristorante nel quale aveva cenato la sera prima. Un’“attenzione” morbosa e inquietante: “Mi sono sentita violata, ho chiamato mia mamma in lacrime”. Ma questo, continua la giovane, è stato solo il primo dei “segnali” che qualcosa non andava. “Mi avrà fatto più di 20 regali, e tutti frutto di un atteggiamento da stalker. Per esempio sono andata allo zoo e ho messo una foto mentre do da mangiare a una giraffa, e il giorno dopo mi regala un pupazzo di una giraffa. Tutte cose così”. La ragazza racconta inoltre gli atteggiamenti assolutamente inappropriati di lui all’interno dell’ufficio: “Mi sentivo a disagio a stargli intorno, e ho cominciato a notare che fissava il mio seno. E indossavo sempre outfit professionali, nulla di inappropriato, naturalmente. Ma ho cominciato a mettere vestiti sempre più coprenti, a collo alto, felpe...”.

Quando, trovato il coraggio, si è rivolta alle risorse umane, la risposta che ha ottenuto è stata assurda e svilente: “Ho parlato con questa donna e lei mi ha detto "non hai pensato di mettere qualcosa di più professionale per venire in ufficio?’”. Il suo reclamo è stato quindi totalmente ignorato e alla fine non è cambiato nulla: “Volete sapere come è andata a finire? Cosa hanno fatto? Niente. Devo lavorare come al solito, devo andare in ufficio... avevo chiesto lo smartworking per sentirmi al sicuro, ma non posso”.

Daisy ha ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà, tra cui quello di una donna del settore: “Lavoro nelle risorse umane, è interessante sentire queste storie. Metti tutto per iscritto. Se le risorse umane non prendono provvedimenti, denuncialo. Conserva la documentazione delle tue buone prestazioni nel caso in cui si vendicassero/ti licenziassero”.

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