“Stavo con il donatore di sperma più famoso: una relazione tossica”

Annika Phillip, star tedesca di 39 anni, ha di recente raccontato la sua relazione “da incubo” con Kyle Gordy, 32enne originario di Los Angeles noto soprattutto per essere il donatore di sperma più famoso al mondo (è padre biologico di oltre 80 bambini). 

Nonostante abbia messo incinta decine di donne, Gordy non ha avuto fortuna in campo amoroso finché non ha incontrato Annika: fu lei a contattarlo su Instagram all’inizio del 2023 per chiedere informazioni sui suoi servizi. Da quel momento avevano iniziato a parlare "per ore la sera prima di andare a letto". La love-story tra i due è stata raccontata nel reality 90 giorni per innamorarsi, fin dal loro primo incontro “dal vivo”, a Malta. 

I problemi sono iniziati quando lei ha capito di non essere l’unica donna nella vita di Kyle: "Pensavo che la nostra fosse una relazione impegnata, ma lui mi ha detto che solo la settimana precedente al nostro primo incontro aveva eseguito un'inseminazione di persona". La giovane donna  "disgustata e ferita" ha aggiunto: "I miei sentimenti erano distrutti e non potevo credere che mi avesse fondamentalmente mentito".

Ma non era questo l’unico “difetto” del ragazzo, secondo Annika. La donna lo ha anche accusato di “non conoscere le cortesie di base, come aprire le porte o tirarmi fuori le sedia”. Non solo. “Durante un servizio fotografico in riva al mare, [Kyle] camminava davanti e non sembrava accorgersi di nessuno intorno a lui. Quando è arrivato il servizio di catering, non ha ringraziato nessuno. Sembra non avere buone maniere", ha aggiunto Phillips, affermando anche che l’ uomo si presentava spesso con "vestiti trasandati e volgari" e si sistemava “le palle in pubblico".

A quanto pare inoltre il ragazzo usava “giudicarla” con un sistema di punti in base al suo comportamento: se Annika non ne otteneva abbastanza, si rifiutava di baciarla. Dopo otto mesi di fidanzamento, i due si sono lasciati perché Gordy ha detto che non avrebbe "considerato la possibilità di interrompere le donazioni di sperma". “Lui voleva ancora aiutare le persone a concepire, artificialmente o naturalmente, e questo ha reso molto difficile per noi andare avanti", ha detto Annika.