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Gli amputano la gamba sbagliata: l’infezione era su quell’altra
La mamma non vuole lasciare correre: “Ci si dovrebbe assumere la responsabilità per quello che è successo. Deve essere risarcito”
Jason Kennedy, un ex pescatore commerciale di 48 anni, ha vissuto un incubo durante un’operazione all’ospedale Grace Hospital di Manitoba, in Canada. Affetto da un’infezione ossea avanzata alla gamba destra, era stato programmato per l’amputazione di quella specifica arto. Tuttavia, al risveglio dall’intervento, ha scoperto con sgomento che gli era stata amputata la gamba sinistra, quella sana.
La vicenda ha avuto inizio il 23 ottobre scorso, quando Kennedy si è recato in ospedale a causa di un dolore insopportabile e sanguinamento al piede destro. L’operazione, prevista inizialmente per il 28 ottobre, è stata effettuata il 31. Ma al risveglio dall’anestesia, il paziente si è trovato ad affrontare una realtà sconvolgente. “Mi chiedevo se fosse un brutto sogno. Il dolore è ancora nel mio piede destro e c’è anche adesso mentre parliamo”, ha raccontato Kennedy al Mirror, descrivendo il momento di totale incredulità.
Nonostante i medici gli avessero anticipato che in futuro avrebbe potuto perdere entrambe le gambe, l’infezione sulla gamba destra era in uno stadio molto più avanzato rispetto alla sinistra. L’errore medico ha portato a una revisione interna da parte dell’ospedale per capire come sia potuto accadere un simile incidente. “I risultati di questa revisione saranno condivisi con il paziente una volta completati” ha dichiarato la struttura sanitaria.
Nonostante lo shock, Kennedy ha mostrato un’incredibile capacità di perdono, spiegando di aver lavorato molto su se stesso per accettare l’accaduto. “Tutto quello che potevo fare era chiedermi, ‘perché sta succedendo a me?’. E il mio primo pensiero è stato che il perdono è nella mia mente. Potevo perdonare una persona facilmente perché ho imparato dalla mia famiglia come mia mamma, mio papà e mia nonna. Ho imparato da loro quanto sia importante il perdono”.
Sua madre, Yvonne Young, ha espresso orgoglio per la forza e la compassione dimostrata dal figlio, ma non intende lasciar correre l’accaduto. “Ci si dovrebbe assumere la responsabilità per quello che è successo. Deve essere risarcito. Tutto questo è sbagliato” ha affermato, sottolineando l’irrevocabilità dell’errore e l’importanza di ottenere giustizia. Il caso rimane sotto indagine, ma ha già sollevato seri interrogativi sulle procedure di sicurezza dell’ospedale e sulla prevenzione di simili episodi in futuro.