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Can Yaman, mistero cachet per gli eventi dell’associazione benefica
Polemiche sui cachet di Can Yaman per gli eventi della sua associazione benefica. Donazioni e compensi sollevano interrogativi sull’iniziativa.
Il coinvolgimento di Can Yaman nell’associazione benefica Can Yaman for Children, creata per sensibilizzare sull’ansia e il disagio tra i giovani, ha sollevato dubbi e polemiche, soprattutto in relazione ai cachet percepiti dall’attore per partecipare agli eventi. La Onlus, attiva dal 2023 con il tour Break the Wall, è supportata dal professor Francesco Pisani, neuropsichiatra infantile del Policlinico Umberto I di Roma. Tuttavia le modalità di gestione finanziaria e il ruolo economico di Yaman sono stati oggetto di discussione.
Secondo il presidente della Onlus, Francesco Cirulli, non esiste un cachet fisso per Yaman, ma vengono effettuate donazioni alla fondazione, variabili tra 3.000 e 5.000 euro. Peccato che testimonianze di organizzatori di eventi raccolte da Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano riportano una realtà diversa. Il gestore di un locale di Latina ha confermato di aver versato 5.000 euro in beneficenza, aggiungendo che Yaman ha ricevuto un compenso. Edoardo Ascani, gestore di un altro locale di Civitanova Marche, ha parlato di un’entità ancora maggiore: “Ho fatto due bonifici per beneficenza e poi ho dato una parte in cachet a Yaman, mi pare sui 25.000”.
Il compenso sarebbe stato versato alla società PMM Studios, gestita da Paolo Mascelloni e nota per rappresentare artisti come Gabriel Garko e Giulio Berruti. Un altro evento, organizzato presso un hotel di Treviso, ha evidenziato ulteriori costi significativi. I partecipanti, circa 332, hanno pagato un biglietto di 180 euro per un incasso netto di oltre 54.000 euro. Tuttavia, tra spese di organizzazione, alloggi, catering e il compenso di Yaman, la somma devoluta in beneficenza è stata di soli 5.300 euro.
Il direttore dell’hotel, Luca Pizzolato, ha spiegato: “Abbiamo speso 53.000 euro, tra cui 5.300 euro che abbiamo dato in beneficenza alla Onlus, i costi per far alloggiare Yaman nella suite del Relais Monaco e le camere per il suo entourage, i biglietti aerei per il suo cameraman e Susanna Parisi. Yaman è venuto in auto con Cirulli e Macellari. Il catering dell’evento e il deejay. Poi un cachet per Yaman attraverso un bonifico a un’altra società”. Pur precisando che l’attore ha percepito meno di 30.000 euro, Pizzolato ha concluso amaramente: “Comunque questo evento non lo rifarei più”.