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Videocamere in casa: ecco perché possono diventare un pericolo
Le videocamere di sorveglianza proteggono la casa, ma possono trasformarsi in strumenti di spionaggio per hacker e malintenzionati
Le videocamere di sorveglianza sono sempre più utilizzate per monitorare gli ambienti domestici, ma sono davvero sicure? Un servizio di Le Iene, condotto da Matteo Viviani e Marco Fubini, ha rivelato che questi dispositivi possono essere facilmente hackerati, esponendo gli utenti a gravi violazioni della privacy.
Molte videocamere in commercio sono vulnerabili perché gli utenti non modificano le password predefinite, rendendo più semplice per i malintenzionati accedere al sistema. Un altro rischio è rappresentato dalla configurazione tramite codici QR, che permette una connessione veloce ma può trasformarsi in una falla di sicurezza se il codice viene condiviso o rubato.
Le conseguenze possono essere serie: le immagini catturate dalle videocamere potrebbero finire in rete, essere utilizzate per ricatti o addirittura per pianificare furti, studiando gli orari e le abitudini dei proprietari.
Come proteggersi?
Per ridurre il rischio di intrusioni, è fondamentale adottare alcune misure di sicurezza:
- Cambiare immediatamente la password predefinita con una combinazione complessa.
- Non condividere i codici QR di configurazione e conservarli in un luogo sicuro.
- Aggiornare il firmware della videocamera per correggere eventuali vulnerabilità.
- Disattivare l’accesso remoto se non necessario.
- Proteggere la rete Wi-Fi con una password sicura e crittografia avanzata.
- Evitare di posizionare videocamere in ambienti sensibili, come camere da letto o bagni.
La sicurezza domestica non dipende solo dalla tecnologia, ma anche da un uso consapevole degli strumenti. Proteggere le videocamere significa proteggere la propria privacy.