I cognomi più diffusi in Italia: storia e origini regione per regione
Le origini dei cognomi italiani: scopri quali sono i più comuni
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17 Marzo 2025
Redazione 105
I cognomi italiani raccontano storie di famiglie, tradizioni e antiche usanze. Alcuni derivano da caratteristiche fisiche, altri da mestieri medievali, mentre molti indicano un luogo d’origine o un’antica casata nobiliare. Ogni regione ha i suoi nomi più rappresentativi, che sono stati tramandati di generazione in generazione. Ma quali sono i più diffusi e cosa significano?
Sicilia e Sardegna: cognomi tra cultura e tradizione
Le isole italiane hanno una lunga storia di contaminazioni culturali, e questo si riflette nei cognomi più comuni.
In Sicilia, Russo domina la classifica, seguito da Messina, indicante l’origine dalla città omonima. Lo Monaco testimonia l’influenza ecclesiastica sull’isola.
In Sardegna, i cognomi più diffusi hanno origini legate alla natura e alla lingua locale: Piras (pero), Sanna (dentato) e Murgia (legato all’altopiano delle Murge).
Centro Italia: cognomi nobiliari e legati alla fede
Nel cuore della penisola troviamo molti cognomi con origini aristocratiche o religiose.
In Toscana, oltre all’immancabile Rossi, spiccano Ricci e Conti, il secondo legato a titoli nobiliari medievali.
Nel Lazio, oltre a Rossi, troviamo De Santis, di matrice religiosa, e Proietti, attribuito ai bambini cresciuti negli orfanotrofi.
In Umbria, tra i più comuni ci sono Benedetti e Moretti, legati rispettivamente a radici cristiane e a nomi propri medievali.
Nord Italia: cognomi tra artigianato e toponimi
Nel Settentrione, molti cognomi derivano da antichi mestieri o dalla provenienza geografica.
In Lombardia, uno dei più diffusi è Colombo, legato al simbolo cristiano della colomba o usato come soprannome. Molto comune anche Brambilla, tipico della Brianza.
In Piemonte, oltre a Rossi, è molto frequente Ferrero, che richiama la lavorazione del ferro.
Nel Trentino-Alto Adige, i cognomi riflettono la storia locale con influenze tedesche e ladine: Mair, Gruber ed Egger sono tra i più diffusi.
In Veneto, tra i nomi più frequenti troviamo Zanetti, che deriva da Giovanni, e Trevisan, legato alla città di Treviso.
Sud Italia: cognomi tra storia e identità locali
Il Mezzogiorno vanta cognomi legati a eventi storici e tradizioni popolari.
In Campania, il più comune è Esposito, dato ai bambini lasciati negli orfanotrofi. Seguono Russo e De Luca.
In Calabria, spiccano Greco, Marino e Gallo. Greco richiama l’antica Magna Grecia, mentre Gallo potrebbe derivare dall’animale araldico presente in molti stemmi nobiliari.
In Puglia, tra i cognomi più comuni ci sono Ricci e Mancini, quest’ultimo riferito ai mancini, un tempo considerati "diversi".
In Basilicata, tra i più diffusi troviamo Lombardi e D’Angelo, collegati rispettivamente alla provenienza geografica e alla fede religiosa.
Curiosità sui cognomi italiani
Brambilla, tipico lombardo, è così diffuso a Milano da essere diventato un modo ironico per indicare una famiglia qualsiasi.
Zuzzurro, raro e curioso, deriva da un termine dialettale meridionale ed è stato reso celebre dal comico Andrea Brambilla.
Pappalardo, diffusissimo in Sicilia, combina “pappa” e “lardo” e un tempo veniva usato per descrivere persone robuste o golose.
Rossi: il cognome più diffuso d’Italia
Tra tutti i cognomi italiani, Rossi è quello più popolare. La sua origine è legata al colore dei capelli, caratteristica comune nei popoli celti e germanici. La variante Russo, diffusa soprattutto al Sud, condivide la stessa radice.