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Sposata ma con il conto separato: “Non devo chiedere il permesso”

Redazione 105

Shelly, giornalista australiana, difende l’indipendenza economica nel matrimonio: “Non è mancanza d’amore, è chiarezza e rispetto”

C’è chi crede che condividere tutto, anche il conto corrente, sia la vera prova d’amore. Ma Shelly Horton, giornalista australiana, non è d’accordo: anche da sposati, ognuno dovrebbe avere il proprio denaro.

La sua posizione è chiara e affonda le radici in un’esperienza personale: un precedente matrimonio finito male, dove tutti i conti erano condivisi. “Quando ci siamo separati, dividere i soldi è stato un incubo”, racconta Shelly - come riportato dall’Honey Nine. Da allora, ha deciso che non avrebbe più commesso lo stesso errore.

Con il marito attuale, Darren, tutto è stabilito per iscritto: chi possiede cosa, cosa andrà a lui e cosa ai suoi nipoti. Abbiamo fatto redigere un testamento e tutto è nero su bianco, spiega. Ma la sua scelta non è legata a sfiducia o cinismo, piuttosto al desiderio di autonomia.

“Non voglio chiedere a mio marito se posso comprarmi un vestito o portare i miei nipoti al cinema. So che direbbe sì, ma non è questo il punto. Il punto è che non voglio doverlo chiedere”.

“Non è mancanza d’amore, è autonomia”

Shelly non considera tutto questo poco romantico, anzi. Per lei, mantenere conti separati è sinonimo di trasparenza, rispetto e libertà personale. E anche se uno studio svedese sostiene che le coppie con conti condivisi siano più felici, lei non cambia idea.

“Lavoro sodo, ho diritto ai miei soldi”, conclude. Una posizione che ha acceso il dibattito online tra chi la sostiene e chi la accusa di pensare solo a sé.

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