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I mariti generano più ansia e tensione rispetto ai figli: lo studio

Redazione 105

Il supporto reciproco e una distribuzione equa delle responsabilità familiari sono essenziali, ma non tutti i mariti lo capiscono

È ormai noto che le donne, soprattutto quelle sposate e con figli, affrontano un livello di stress quotidiano elevato. Secondo uno studio condotto dalla rivista Today, molte mogli si trovano a vivere un’esperienza stressante ben più intensa rispetto alla gestione dei figli. Infatti ben il 46% delle donne intervistate ha affermato che i loro mariti generano più ansia e tensione rispetto ai figli, pari al doppio. Questo fenomeno sembra confermare l’idea che il carico mentale e fisico della gestione della casa e della famiglia ricada principalmente sulle donne.

La solitudine nelle facoltà domestiche

Uno degli aspetti che emerge dallo studio è il mancato supporto da parte dei mariti nelle attività domestiche. Più di tre madri su quattro dichiarano di non ricevere aiuto nei lavori domestici e nella gestione dei figli. Questo rende la giornata di una donna particolarmente stressante, poiché non solo deve adempiere ai suoi doveri professionali, ma anche a tutte le incombenze quotidiane come cucinare, pulire, pagare le bollette e organizzare le spese familiari. La costante mancanza di tempo e il sovraccarico di responsabilità sono alla base di uno stress che sembra non avere fine.

L’uomo bambino: un peso in più

Un altro fattore che contribuisce a questo stress è la maturità emotiva dei partner. Studi come quello del DailyMail indicano che gli uomini tendono a rimanere emotivamente immaturi fino ai 43 anni, mentre le donne, generalmente, raggiungono una maggiore maturità emotiva molto prima. Questo crea una dinamica in cui molte donne si ritrovano a dover gestire non solo i figli, ma anche il proprio marito che si comporta come un “bambino” in termini di responsabilità. Questo atteggiamento di immaturità emotiva può diventare un enorme fattore di stress, soprattutto quando le donne devono coprire sia il ruolo materno che quello di partner responsabile.

Il problema dei ruoli genitoriali 

Quando il marito non collabora, la dinamica familiare si complica ulteriormente. La donna si trova a fare entrambi i ruoli, quello del “poliziotto cattivo” e quello del “poliziotto buono” insieme ai figli. Questo crea un conflitto con il partner che spesso sostiene i bambini mentre lei è costretta a imporre regole e disciplina. Questo contrasto non solo mina l’educazione dei figli, ma può anche danneggiare seriamente la stabilità della coppia. Il risultato è un accumulo di tensione che, se non gestito, può portare a rotture nel rapporto familiare.

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