Roberta Morise: “Il mio bimbo salvato per un soffio, ero impotente”

Solo dopo un anno Roberta Morise riesce a raccontare il dramma che ha vissuto insieme al figlio Gianmaria e al marito Enrico Bartolini. Ora che è incinta del secondogenito, anche lui maschietto, ha rivelato il motivo per cui dopo la nascita di Gianmaria sono rimasti in ospedale per quasi due settimane.

Il peso del bambino che cala e il parto d’emergenza 

L’ex modella ha confidato a Gente: “Ho avuto una gravidanza fantastica, nonostante le forti nausee per nove mesi. Ma a pochi giorni dalla scadenza del termine, avevo notato che la pancia era più piccolina del solito”. Preoccupata, ha deciso di andare in fondo al problema: “Ho fatto ecografie e si erano resi conto che il peso del bimbo era un po’ sceso. Il giorno dopo ho ripetuto l’esame ed era emerso che il piccolo era un po’ fiacco. Da lì al parto d’urgenza. Sono minuti che ancora fatico a raccontare”. 

10 giorni in terapia intensiva neonatale

“Gianmaria aveva un’anemia acuta, è stato salvato per un soffio, e sono certa che tutti noi abbiamo avuto un angelo custode che ci ha protetti da lassù: mio papà Domenico. Mio figlio è stato per una decina di giorni in terapia intensiva neonatale. E io non posso dimenticare la sensazione di impotenza nel vederlo così piccolino, nell’incubatrice, mentre affronta al sua lotta. Lo guardi e ti senti nulla”. 

Gianmaria è nato due volte 

Dopo quei giorni difficili, fortunatamente, non ci sono state conseguenze. “Per fortuna è tutto a posto, è un leone!”. Quando hanno festeggiato il primo compleanno di Gianmaria, Enrico davanti alla torta ha detto che “Gianmaria è nato due volte, il 24 maggio e il 2 giugno, quando è uscito dalla terapia intensiva, e vorrei festeggiarlo anche quel giorno. Avrà attenzioni tutte per sé per ancora qualche mese, poi sarò pronta e forte per accogliere il fratellino, certa che l’amore vero non si divide, si moltiplica. E io ci sarò equamente per i miei tre uomini”.