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Come chiudere una relazione: 3 strategie comuni da conoscere
Le strategie più usate per chiudere una relazione senza affrontare il confronto diretto
Chiudere una storia non è mai semplice. Spesso chi decide di farlo preferisce evitare il confronto diretto. Invece di parlare chiaramente, sceglie scorciatoie per allontanarsi piano piano.
Uno studio recente pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences ha analizzato proprio questo tipo di comportamento, individuando le strategie più comuni usate per mettere fine ad una relazione.
Per capirlo, i ricercatori hanno coinvolto oltre 200 adulti, uomini e donne intorno ai trent’anni. A un primo gruppo è stato chiesto di immaginarsi in una relazione infelice e spiegare, con parole proprie, come avrebbero fatto per porvi fine. A un secondo gruppo, invece, è stata sottoposta una lista di 45 metodi diversi per rompere: ognuno doveva indicare quanto si sentisse disposto a usarli.
“Il problema non sei tu, sono io”
Dalle risposte raccolte è emerso che il metodo più diffuso è quello di “addolcire il colpo”. In pratica, si cerca di lasciare l’altro nel modo più delicato possibile: senza accuse, magari assumendosi parte delle colpe per quello che non ha funzionato. È il classico “non sei tu, sono io”.
La pausa di riflessione: soluzione temporanea o fine mascherata?
Un’altra modalità molto usata è la famosa “pausa di riflessione”. Circa un quarto degli intervistati la considera l’opzione migliore per gestire una crisi. Anche se spesso si trasforma in una rottura vera e propria, l’idea di prendersi del tempo separati dà l’impressione di agire con maturità e calma, lasciando aperta (almeno in teoria) la possibilità di un ritorno.
Ghosting: la fuga silenziosa che lascia solo domande
Il terzo metodo più citato è il ghosting: sparire senza dire nulla. Il 16% delle persone lo preferisce per evitare qualsiasi tipo di spiegazione. Si smette di rispondere, ci si allontana piano piano, e l’altro resta lì, pieno di dubbi e domande senza risposta.