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La sfida tra fratelli: chi vince il titolo di più intelligente?
Quando l’intelligenza diventa motivo di rivalità tra fratelli: cosa dice la scienza
In ogni famiglia si nasconde una domanda, a volte silenziosa, altre volte esplicita, ma sempre presente: “Chi è il più intelligente?” Un dubbio che spesso accende rivalità tra fratelli.
Ordine di nascita e intelligenza: cosa dice la ricerca
Per anni gli studiosi si sono interrogati sull’effettiva influenza dell’ordine di nascita - primogenito, mediano o più piccolo - sul carattere e l’intelligenza.
Le risposte non sono mai semplici: il ruolo in famiglia è solo un pezzo di un puzzle che comprende cultura, ambiente, età dei genitori e genere. Non esistono regole fisse, ma alcune tendenze emergono, alimentando quella sana (o meno) competizione per il titolo di “più brillante”.
E allora, chi vince davvero?
Gli studi su grandi campioni internazionali mostrano che i primogeniti tendono a ottenere punteggi leggermente più alti nei test di intelligenza verbale rispetto ai fratelli più piccoli. Non si tratta però di un vantaggio significativo, quanto di differenze minime probabilmente legate all’ambiente.
Stimoli, ruoli e aspettative: come la famiglia plasma i fratelli
Secondo la psicologa Rodica Damian, questo piccolo margine potrebbe dipendere dal fatto che i primogeniti trascorrono i primi anni immersi nel contatto con adulti, ricevendo così stimoli linguistici più ricchi e favorevoli allo sviluppo del pensiero astratto.
Altri esperti, come Julia Rohrer, sottolineano invece come la posizione in famiglia influenzi più i ruoli e le aspettative che assumiamo che la nostra personalità. Il fratello maggiore tende a essere responsabilizzato, mentre il più piccolo spesso viene più protetto. Naturalmente, queste dinamiche variano molto in base al contesto culturale e alle regole implicite di ogni famiglia.
In fondo, non esiste davvero un “più intelligente” in famiglia, quindi tanto vale deporre l’ascia di guerra. Ognuno ha il suo modo di brillare, e sono proprio queste differenze a rendere speciale ogni legame. Così, quando torna la solita domanda su chi sia il più intelligente, ricordate che la vera forza sta nella varietà, non nel confronto.