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Isabella Ferrari: “In estate il desiderio sessuale era il motore”

Redazione 105

L’attrice si confessa e lancia messaggi

Isabella Ferrari ha ricordato in un’intervista a Vanity Fair le sue estati da ragazza. Non si trattava solo di vacanze, ma di stagioni di avventura, desiderio e libertà. Per l’attrice, l’estate era un tempo sospeso dove l’amore nasceva tra l’odore di salsedine e una canzone alla radio. “Ci si innamorava, regolarmente. Tutte le mie estati sono state delle avventure. Ci vestivamo e ci facevamo belle per incontrare quello che ci piaceva: il bagnino, il ragazzo della famiglia quattro ombrelloni più in là”. 

Tra sguardi e canzoni: quando bastava poco per innamorarsi

La spiaggia diventava un palcoscenico di emozioni, dove il desiderio sessuale era naturale e parte integrante della vita sociale. Ferrari non ha nostalgia, ma consapevolezza. Ricorda un tempo in cui bastava una canzone – magari Albachiara o Non sono una signora – per accendere un amore o per piangerne la fine.

Stavamo in spiaggia tutto il giorno per farci vedere, per scambiare sguardi. Ci buttavamo senza pensieri in qualcosa che era sentimento, cuore, passione. Volevamo innamorarci, baciarci: il desiderio, anche quello sessuale, era un motore della vita sociale. Ci bastava una canzone per innamorarci, e ci bastava una canzone per piangere perché era finita”.

Il monito ai ragazzi

Oggi, invece, Isabella osserva un cambiamento profondo nei giovani. Nell’epoca dei social e delle app di messaggistica, secondo l’attrice, i ragazzi fanno fatica a lasciarsi andare, temendo il giudizio altrui e l’esposizione digitale. “Una cosa però la voglio dire, e credo sia molto materna. Un po’ li conosco i ragazzi di oggi – non parlo dei miei figli, perché ormai me l’hanno vietato categoricamente – e noto che i giovani hanno un’enorme difficoltà a innamorarsi, ad abbandonarsi alle carezze”. La paura del bullismo online, il timore del giudizio pubblico e la spettacolarizzazione delle emozioni hanno sostituito la spensieratezza delle estati di un tempo.

Desiderio, amore, pianti e tradimenti: fa tutto parte del gioco

Nel finale del suo racconto, l’interprete di Caos calmo e La grande bellezza lancia un appello, un invito a tornare a vivere davvero: “Oggi il tradimento è una gogna: se lasci uno, vieni ammazzata. Vorrei che i ragazzi buttassero via i loro telefonini e vivessero, che seguissero i loro desideri, che si mettessero un bel costume per andare in spiaggia o un bel vestito per andare in discoteca e che si baciassero, che facessero l’amore. Vorrei che capissero che innamorarsi, lasciarsi, piangere, tradirsi, passare ad altro… Tutto fa parte della vita”. 

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