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Massimo Boldi compie 80 anni: “Non ci sono più talenti come noi”

Redazione 105

Il comico riguarda al suo successo, e ai mancati riconoscimenti, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe

È un traguardo importante quello di oggi per Massimo Boldi che spegne 80 candeline. Un compleanno fatto di ricordi, successi, ma anche di rimpianti. Lo storico volto della commedia italiana ha raccontato le sue emozioni alla rivista Chi, lasciando trasparire tutta la malinconia di un artista che ha attraversato decenni di comicità.

Ha infatti affermato: “Da un lato sono felice, ma non sto vivendo questo compleanno con il solito entusiasmo, con la gioia e la serenità che mi hanno accompagnato nei momenti più belli, perché gli anni sono volati via in fretta. Sono quasi seccato, meravigliato. Non me ne rendo conto. Guardando avanti sono curioso, credo di poter fare più di quello che ho fatto finora, non tanto nel lavoro, ma nella mia vita”.

 

Un comico che il pubblico non ha mai dimenticato

Con il suo stile inconfondibile, Boldi ha lasciato un’impronta nella storia del cinema popolare italiano. Dai tormentoni improvvisati ai personaggi cult, Cipollino è rimasto nel cuore di diverse generazioni. E il pubblico continua a dimostrargli affetto, anche se lui sente di non aver avuto tutto ciò che meritava: “Mi sento un attore molto amato che ha avuto meno di quello che avrebbe meritato. La gente mi ferma, mi dice: ‘Ma lo sai che mi fai ridere fin da quando ero bambino?’. Pensi a quante battute, quanti slogan, quanti tormentoni ho messo nei miei film, improvvisando, scrivendo, adattando il personaggio al mio stile. Io devo dire che mi ritengo un po’ come un’opera d’arte che si deve guardare. Diciamo che vivo di rendita”.

 

Il sogno: tornare a Natale con un film tutto suo

L’attore non ha mai nascosto il suo legame con i cinepanettoni, pellicole che hanno segnato un’epoca e fatto il pieno di incassi. Oggi il suo desiderio è di ritornare al cinema proprio durante le feste, ma con un tocco più personale: “Vorrei girare ‘Natale in casa Boldi’. La mia è una casa festosa, accogliente, piena di amici, di familiari. Per tanti anni ho fatto compagnia agli italiani durante le Feste, adesso li vorrei ospitare a casa mia. Mi piacerebbe fare una cosa dolce e amara, alla Eduardo De Filippo, Natale in casa Cupiello”. Poi aggiunge: “Mi manca il film di Natale. Mi manca vedere la fila fuori dalle sale per vedere il Cinepanettone”.

 

Il progetto con De Sica che non ha mai visto la luce

Tra i tanti ricordi, spunta anche un aneddoto inedito su un progetto sfumato con l’amico e collega di sempre Christian De Sica. “Due anni fa Paolo Virzì ci propose un film, ‘Morti dal ridere’, che ricordava ‘Il sorpasso’ con Trintignant e Gassman, solo che qui sarebbe stato ‘il trapasso’. Era un film forte, la storia di due artisti vecchi che avevano anche momenti di défaillance, problemi della vecchiaia. Christian è inorridito, io l’avrei fatto.

 

Frecciate al passato e alla comicità di oggi

A chiudere l’intervista, Boldi non ha risparmiato qualche stoccata, tra diritti persi e talento che – secondo lui – oggi manca: “Vorrei riprendermi indietro tutto quello che mi è stato tolto ingiustamente. Penso agli sketch, alle idee, alle battute che mi hanno portato via. Penso ai produttori che hanno i diritti d’immagine dei nostri film. Sì, sono un brontolone” ammette. E non manca la critica alla nuova generazione di comici: “Sa perché non si fanno più film come i nostri? Perché siamo irripetibili. Non ci sono talenti come noi”.

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