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Bugie sul curriculum e stipendio a sei cifre: storia di una truffa

Questo ragazzo ha falsificato tutto: aziende inesistenti, un curriculum gonfiato e uno stipendio da manager… fino a quando è arrivata la verità

Bugie sul curriculum e stipendio a sei cifre: storia di una truffa

credits: Getty Images

24 Luglio 2025

Redazione 105

Per mesi nessuno si è accorto di nulla, finché non ha svelato tutto: non aveva né le competenze né i titoli dichiarati. 

Finto laureato: la storia di Noah

Noah Reedyson, 21 anni, originario di New York, non è nemmeno laureato, come racconta al Daily Mail. Spiega di aver scelto questa scorciatoia perché vivere a Manhattan costa caro e un lavoro “normale” non bastava a pagare l’affitto. 

Consapevole che con la sua vera esperienza nessuna azienda l’avrebbe mai preso in considerazione, ha deciso di inventarsi tutto. Ammette di aver riscritto da zero ogni dettaglio del curriculum, lasciando veri solo nome e indirizzo. Si è attribuito lauree che non ha mai conseguito e si è inventato aziende mai frequentate per sembrare il candidato ideale. 

Non solo strategia, mentire gli piaceva davvero 

Quando inviava le candidature, passava ore davanti a YouTube guardando video sulla “giornata tipo” di chi svolgeva davvero quel ruolo. Così imparava termini tecnici e frasi chiave da ripetere ai colloqui, convinto che bastasse mostrarsi sicuro per risultare credibile 

Dietro questa rete di menzogne, però, si nascondeva qualcosa di più personale: mentire era più di un espediente per trovare lavoro, era un piacere a cui ormai non riusciva a rinunciare. 

Il piano ha funzionato, ma a che prezzo?

E, incredibilmente, il suo piano ha funzionato. Oggi Noah lavora come direttore senior in un’azienda di medie dimensioni e guadagna 150.000 dollari all’anno. Il 21enne ammette però, di trovarsi spesso in difficoltà perché non ha davvero le competenze per gestire quel ruolo, ma si consola ripetendosi che ogni lavoro, in fondo, si impara con il tempo.Non prova sensi di colpa, anzi: confessa di non avere proprio alcun rimorso e di essersi semplicemente lasciato trasportare dagli eventi. Forse, più che un bugiardo, Noah è semplicemente un “lavoratore” che ha capito quanto a volte basti saper dire la cosa giusta al momento giusto.

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