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Vortice polare in fermento: inverno 2025-26 pronto a sorprendere?
Segnali dall’Artico e ritorno de La Niña accendono i radar dei meteorologi: freddo e neve potrebbero essere protagonisti assoluti
Mentre molti stanno ancora pianificando l’ultimo tuffo al mare e i festival estivi, c’è chi – tra uffici meteo e centri di ricerca – guarda già a scenari fatti di gelo e fiocchi di neve. Il motivo? Nell’Artico si sta muovendo qualcosa di grosso: il vortice polare ha iniziato a dare segnali di vita, e non è detto che voglia restare tranquillo lassù.
Cos’è il vortice polare e perché ci riguarda
Immaginatelo come un enorme “tappo” d’aria fredda che ruota sopra il Polo Nord. Quando è forte e compatto, il freddo resta prigioniero. Ma basta che si indebolisca, e quelle masse gelide iniziano a scivolare verso sud, portando ondate artiche anche in zone dove il cappotto resta spesso in armadio.
Le prime simulazioni di agosto 2025 parlano di un vortice in fase di rafforzamento, ma con alcune crepe nella struttura. La responsabile? La fase orientale della QBO, una particolare oscillazione dei venti in quota, combinata con anomalie termiche che potrebbero facilitare discese fredde a bassa latitudine.
L’effetto La Niña: un’ospite inattesa
Come se non bastasse, sullo scenario climatico si riaffaccia La Niña, il fenomeno che raffredda le acque del Pacifico e, a volte, lancia un brivido fino in Europa. Il mix con un vortice “meno compatto” potrebbe significare inverni memorabili, con gelo e nevicate a sorpresa anche a quote basse in Italia e nel Mediterraneo occidentale.
Per sapere se il 2025-26 sarà davvero un inverno “da copertina” serve ancora tempo, ma una cosa è certa: quest’anno potremmo avere buoni motivi per tenere guanti e sciarpa a portata di mano.