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Cervello giovane a 80 anni: il mistero dei “superager” spiegato

Redazione 105

Come una mente da cinquantenne può vivere in un corpo da ottantenne: le scoperte di una ricerca scientifica

Mentre l'invecchiamento cognitivo è spesso associato a un declino, un gruppo di anziani speciali sta sfidando ogni aspettativa, i "superager". Questi individui, che hanno superato gli ottant'anni, possiedono una memoria e una mente così acuta da competere con quelle di persone molto più giovani, anche di 20 o 30 anni. 

I segreti dei "superager" secondo la scienza

Questo fenomeno, ribattezzato "superinvecchiamento", ha catturato l'attenzione dei ricercatori della Northwestern University di Chicago, che da 25 anni indagano le ragioni dietro a questo straordinario vigore mentale. 

I loro risultati, pubblicati sulla rivista Alzheimer's & Dementia, rivelano che i superager non solo hanno caratteristiche psicologiche uniche, ma anche una struttura cerebrale eccezionalmente ben preservata.

Anatomia cerebrale e risultati del test: le scoperte

A rivelare questo straordinario fenomeno è il test Rey Auditory Verbal Learning. Questo esame misura la capacità di memoria a lungo termine: ai partecipanti è stato chiesto di ricordare una lista di 15 parole dopo mezz'ora. Mentre la media per un 80enne è di circa 5 parole, i superager riescono a memorizzarne almeno 9, un punteggio tipico di chi ha tra i 56 e i 66 anni.

Grazie alla generosità di 80 superager che hanno donato il proprio tessuto cerebrale, i ricercatori hanno notato che questi cervelli presentano una serie di caratteristiche uniche:

  • Corteccia cingolata più spessa: una regione del cervello coinvolta nella memoria e nell'attenzione è particolarmente robusta
  • Meno alterazioni da Alzheimer: i loro tessuti cerebrali mostrano una minor quantità di quelle alterazioni tipiche della malattia
  • Cellule sane e attive: la corteccia entorinale, cruciale per la memoria e l'apprendimento, ospita cellule più grandi e vitali
  • Microglia sotto controllo: le cellule immunitarie del cervello sono meno "attivate", riducendo il rischio di infiammazione e danni
  • Neuroni “speciali” più densi: una maggiore concentrazione dei neuroni di von Economo, legati a processi cognitivi complessi. 

Il segreto dei superager non è solo un cervello eccezionale, ma il risultato di un mix tra neurologia e benessere sociale.

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