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Il lavoro del tuo partner può svelare se ti tradisce: la ricerca
Il tuo lavoro può influenzare la fedeltà in modi inaspettati…
Tradire non è solo una questione di moralità: un nuovo studio rivela un legame sorprendente tra infedeltà e carriera. Gli uomini che tradiscono di più sono infatti quelli con lavori di grande potere… o, al contrario, quelli disoccupati.
I risultati dell’Institute for Family Studies
Secondo la ricerca pubblicata sul blog dell’Institute for Family Studies, gli uomini in posizioni di alto prestigio, come CEO, chirurghi, medici, registrano tassi di infedeltà significativamente più elevati, circa il 18%, rispetto ai colleghi in ruoli meno influenti.
Disoccupati e infedeltà maschile: il 20% ammette il tradimento
Ma anche gli uomini senza lavoro tra i 25 e i 54 anni mostrano una propensione maggiore a tradire: circa il 20% di loro ammette di essere stato infedele. La ricerca suggerisce che, quando l’assenza di un impiego o la dipendenza economica dalla partner mina l’autostima, la necessità di confermare il proprio valore può spingere a cercare altrove, con conseguenze sul fronte sentimentale.
Anche le donne tradiscono: il 14% conferma l’infedeltà
I dati del General Social Survey utilizzati nello studio mostrano inoltre che anche le donne non sfuggono al rischio di infedeltà: il 14% ha ammesso di aver tradito il partner. Tuttavia, il legame tra lavoro e infedeltà femminile sembra seguire una dinamica opposta rispetto a quella maschile: le donne con impieghi meno prestigiosi sono più propense a tradire, il 21% rispetto a quelle in ruoli di rilievo, solo il 9%.
In sostanza, carriera e autostima giocano un ruolo sorprendentemente centrale nella fedeltà. Che si tratti di potere o di insicurezza, il lavoro sembra influenzare più di quanto si pensi le scelte intime degli individui.