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Jasmine Paolini: “La vittoria a Roma è stata quasi più di un sogno”
Una stagione da ricordare per la tennista azzurra: riviviamola in un’intervista
Jasmine Paolini ha vissuto un anno straordinario. La tennista azzurra può infatti vantare una doppietta storica agli Internazionali di Roma, la vittoria al Roland Garros in doppio con Sara Errani e un ruolo da protagonista nella Billie Jean King Cup. Risultati che l’hanno consacrata ottava nel ranking mondiale e terza in quello di doppio, ma ciò che colpisce di più è la sua capacità di restare fedele a se stessa, senza lasciarsi travolgere dal successo.
L’amore per il suo cane Cesare
In un’intervista a Vanity Fair, Jasmine si è raccontata anche dal punto di vista personale, a partire dal legame strettissimo con il suo inseparabile Cesare, un incrocio tra bassotto e cocker, sempre pronto a giocare. I due hanno indubbiamente una passione in comune: “Entrambi siamo ossessionati dalla pallina da tennis... è sicuramente il suo gioco preferito. Quando ci vediamo è sempre un momento di spensieratezza, coccole, avere un animale in famiglia è qualcosa che unisce, dà serenità, è un membro in più. Solo stargli accanto sul divano è rassicurante, tornare a casa dalle trasferte, ritrovarlo, vederlo corrermi incontro e accogliermi è una gioia, è uno dei momenti che preferisco”.
Una crescita costante
Alla soglia dei trent’anni, Paolini riflette su un percorso di crescita personale e sportiva: “C’è più consapevolezza. Negli ultimi anni sono maturata sia come giocatrice, probabilmente anche come persona, entrambe le cose vanno però di pari passo, e questo certamente mi ha aiutato tanto in campo. Ci sono stati periodi di crescita, anche di difficoltà, il cambio di team, nuove conoscenze. Spero di poter giocare a questo livello per un bel po’, mi emoziona, diverte, mi gratifica; ho un pochino in più di maturità rispetto alla Jasmine di 10 anni fa, sono diversa. Spero di essere migliore e di migliorarmi”.
La vittoria agli Internazionali di Roma
Tra i momenti da ricordare sicuramente c’è la vittoria agli Internazionali di Roma, sia in singolo contro Coco Gauff che in doppio con Sara Errani. Qualcosa di magico per la sua carriera: “È stato quasi più di un sogno. Mai mi sarei aspettata di potercela fare: è indubbiamente l’immagine 2025 che più porterò con me. Un anno non semplice comunque, forse il periodo più difficile è stato la sconfitta al torneo di Montréal, ma sono contenta di come ho reagito subito dopo a Cincinnati, un buon torneo”.
Le aspettative per il 2026
E per il 2026 cosa si aspetta? “Vorrei aggiungere cose nuove al mio gioco. Mi piacerebbe fare risultati migliori negli Slam, rispetto al 2025, dove ho giocato meglio nei 1000. Sono ben consapevole, se le chance arriveranno”. Infine l’emozione di indossare la maglia azzurra: ogni volta si accende qualcosa di speciale: “È un momento diverso, giochiamo per l’Italia. Lì siamo un gruppo, riusciamo a condividere tante emozioni, a volte più spensierate, ma in campo abbiamo tanta responsabilità. Qui ho sempre dato tanto, e finché riuscirò a vestire la maglia azzurra sarà sempre un privilegio”.