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Parodi e Caressa: “Ci rifugiavamo nei motel per avere privacy”
I segreti per un amore duraturo spiegati da una delle coppie più solide della tv
Il debutto alla conduzione di Love is Blind Italy segna una nuova fase per Benedetta Parodi e Fabio Caressa, coppia affiatata da oltre venticinque anni. Per la prima volta condividono uno stesso programma, e l’entusiasmo è evidente. L’idea alla base del format li ha conquistati: un esperimento che mette al centro l’essenza, non l’apparenza. Un messaggio che loro ritengono utile soprattutto per i più giovani, perché invita ad ascoltarsi e a capire cosa conta davvero.
Quando si sono conosciuti
Dietro l’intesa professionale c’è una storia costruita passo dopo passo, iniziata nelle rispettive redazioni. Lui ricorda la propria postura quasi militare tra corridoi dominati dagli uomini, mentre lei ha colto qualcosa oltre quell’armatura. “Camminava in redazione come un giannizzero, in posizione difensiva. Al settore sport, l’80% erano uomini”, scherza Caressa.
Privacy nei motel e piccoli segreti di coppia
La relazione, fatta di spontaneità e complicità, ha attraversato fasi luminose e momenti più complessi, affrontati senza scorciatoie. Raccontando i primi anni in un’intervista a Repubblica, Caressa rivela un dettaglio che restituisce l’energia della coppia: per trovare spazi solo loro, si rifugiavano nei motel, piccole evasioni per conquistare la privacy che il lavoro non concedeva. “Per trovare un po’ di privacy, andavamo nei motel: era un modo per poter stare insieme” svela.
Sul tema delle difficoltà, entrambi sono netti. Il principio cardine è uno solo, e non lascia margini all’interpretazione: il dialogo. “Parlate per evitare che le cose sedimentino. Anche le più piccole, quando non si affrontano, diventano un problema. Se c’è una difficoltà, bisogna sedersi e tirare fuori tutto, chiedere subito cosa non va. Ci vuole coraggio, lo so. Ma se non fai così, dopo tutto si ingigantisce ed è un disastro”.
Comunicazione e libertà: le chiavi del successo
Benedetta aggiunge un punto che per lei è cruciale: “Uno cerca di posticipare, ma c’è il rischio che diventi troppo tardi per chiarirsi”. Una riflessione semplice ma concreta, maturata in anni di convivenza emotiva e pratica. Accanto al valore della comunicazione, Caressa sottolinea un secondo elemento fondamentale: la libertà. Per lui una coppia non può funzionare se uno limita l’altro: “Bisogna lasciare libertà all’altro di esprimersi e sostenerlo nella crescita. Molte coppie non sono portate ad aiutare. Zavorrano il partner per tenerlo più in basso”.