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Credits: Instagram @welowe23ok
26 Novembre 2025
Redazione 105
Classe ’99, radici profondissime nel Salento e una scrittura che non lascia scampo. Welo, al secolo Manuel Mariano, è una delle nuove facce dell’urban italiano e con Emigrato debutta a Sanremo Giovani 2025, portando sul palco un tema che brucia: la necessità – spesso forzata – di lasciare la propria terra.
Welo cresce a Lecce e nel 2017 fonda il collettivo 23.7 insieme a Symon e Ankhay, gruppo che osa contaminare l’emo-rap americano con la realtà del Sud. Dopo gli esordi di collettivo, nel 2022 arriva il suo primo singolo solista, Pass, seguito nel 2023 da Malessere, brano che gli apre definitivamente la scena grazie a un racconto diretto di precarietà e desiderio di riscatto.
Il 2024 è l'anno della conferma con l'EP WELO WE 23 e collaborazioni di rilievo, inclusa quella con l'icona del rap Guè in MY BOO.
Il 2025 segna non solo successi artistici, ma anche da un forte impegno personale e familiare. Spinto dal desiderio di rendere orgogliosa sua madre, Welo trasforma le radici del collettivo 23.7 nell'apertura del suo primo studio di registrazione ufficiale.
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L'artista, inoltre, decide di onorare le sue origini salentine pubblicando un singolo in collaborazione con i Sud Sound System Official e portandole a Sanremo Giovani 2025.
Con Emigrato, Welo affronta l'emigrazione nel Salento come simbolo di chiunque sia costretto a spostarsi e reinventarsi.
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Non si limita a raccontare se stesso, ma configurando come un megafono di una comunità. Nei suoi videoclip coinvolge ragazzi dei quartieri popolari, dando spazio a storie che trovano raramente rappresentazione. Il testo è un atto di denuncia sociale e un'ode alla resilienza del Sud: "Emigrato perché qui lo Stato è sempre assente, ingiustificato / Emigrato perché l’impiegato è un figlio di chi fa, non dico altro."
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Emigrato perché qui lo Stato è sempre assente, ingiustificato
Emigrato perché l’impiegato è un figlio di chi fa, non dico altro
Emigrato, disgraziato, la galera non l’ha mai cambiato
Una donna del mediterraneo
I nostri valori non sono mai in palio
Vieni da noi che balli la salsa
Scagli la pietra chi pecca
Tutti abbiamo la pancia
Comunque mi hai fatto cilecca
Milano ci pagano bene
Nel salento ci pagano poco
ma i soldi non sono importanti
ci vediamo al solito posto
Emigrato, disgraziato, sfaticato
Sono questo, sottoscrivo,
punto a capo
Lavorare non mi va
Adesso in piazza na na na
Poi brindiamo con i soldi di qualche invalidità
Devi scappare da qua
dicono nasci, cresci, muori
e come è bello il mare fuori
persino il cielo piange
tu portami su marte
perchè da qui devo emigrare
Brother, non mi metto in posa
bevo solo vino buono
sai che mi ha insegnato nonna
uno vari tradizioni
due zero tradimenti
noi giriamo sui trattori
mica stiamo a fare trading
eh - oh
al mio paese è routine il lavoro in nero
ma puoi dichiarare per ridarli indietro
qui è la normalità
c’è chi spera in qualcosa
che qualcosa non si sa
Emigrato, disgraziato, sfaticato
Sono questo, sottoscrivo,
punto a capo
Lavorare non mi va
Adesso in piazza na na na
Poi brindiamo con i soldi di qualche invalidità
Devi scappare da qua
dicono nasci, cresci, muori
e come è bello il mare fuori
persino il cielo piange
tu portami su marte
perchè da qui devo emigrare
pa pa pa pa
lontano dagli alligatori pa pa pa
dicono devi andare fuori
mai più stare in disparte
tu portami su marte
che da qui devo emigrare
pa pa pa
c’è chi fa anche due o tre lavori
pa pa pa
dicono devi andare fuori,
sempre fuori,
terra asciutta sarà un prato
come fiori