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James Cameron: "Avatar 3 è il culmine di una saga, non un sequel"
Il regista James Cameron spiega perché “Avatar: Fuoco e Cenere” non è il solito film “fatto per soldi”
L'attesa per Avatar: Fuoco e Cenere si fa sempre più sentire, specialmente con l'avvicinarsi della data di uscita, il 17 dicembre in Italia.
Ma se pensate che stia per arrivare un semplice sequel della serie, James Cameron vuole farvi cambiare idea. Durante un’intervista con la stampa, il regista ha chiarito subito la sua visione: "Non considero Fire and Ash un sequel. Credo che sia stato il culmine di una saga".
Questa affermazione non è casuale: la trama del film non è stata improvvisata, ma pianificata fin dall’inizio come parte del progetto originale della serie. Quello che vediamo è quindi la naturale continuazione di un piano già deciso e scritto.
“Avatar: Fuoco e Cenere” non è un sequel
Cameron, forte della sua lunga esperienza con i sequel e consapevole delle aspettative del pubblico, ha spiegato di preferire il termine "saga" a "sequel", aggiungendo: "Se lo si considera come il terzo atto di una grande storia, credo che sia più giusto".
Un approccio che si scontra nettamente con il tipico stile hollywoodiano, "dove fanno un sacco di soldi con un film e poi dicono: 'Oh, cavolo. Dobbiamo darci da fare e trovare una nuova sceneggiatura. Forse non è un granché, ma giriamolo e facciamolo uscire comunque'" ha detto con franchezza.
“Avatar” oltre Hollywood: il "gioco a lungo termine" di James Cameron
La serie Avatar non segue questa logica “opportunistica”. Il regista ha ribadito che il suo è un “gioco a lungo termine”: ha iniziato sapendo che la storia si sarebbe sviluppata su più capitoli, scommettendo sul fatto che il pubblico si sarebbe affezionato ai personaggi, “pur essendo creature blu alte tre metri.”
Insomma, i fan non devono aspettarsi qualcosa di già visto o facilmente prevedibile, ma un vero e proprio passo avanti nello sviluppo di questa affascinante storia di fantascienza.