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5 consigli per superare la rottura e ritrovare te stesso
La fine di una relazione non è solo una perdita, ma una transizione verso una nuova identità. I 5 passaggi per guarire e ritrovare te stesso
Quando finisce una storia, anche se sei stato tu a volerlo, è sempre una bomba che esplode. Non è solo la chiusura di una relazione romantica: è il caos di dividere beni, conti, amicizie e, a volte, persino gli animali domestici.
In più, la rottura colpisce duro l’autostima e può far vacillare il senso stesso della tua identità.
Secondo William Bridges, autore di Transitions, il vero problema non è il cambiamento in sé, ma la transizione: quel periodo sospeso tra un prima e un dopo. È lì che nascono solitudine, tristezza, rabbia.
La psicoterapeuta F. Diane Barth, su Psychology Today, propone 5 passaggi per affrontare al meglio una rottura, accettarla e andare avanti:
1. Ripeti ad alta voce i tuoi punti di forza
Nei momenti di disorientamento ci dimentichiamo di ciò che sappiamo fare, ma quelle competenze sono ancora lì. Per recuperarle,basta chiedersi: Quando ho dato prova di forza o competenza in passato?
2. Recupera i ricordi che hai dimenticato
Dentro di te c’è un sottofondo silenzioso di auto-conoscenza che non sparisce quando ti senti fragile. Ripescare quei momenti ti aiuta ad affrontare il cambiamento, come una bussola interna che torna a orientarti.
3. Ricorda che i tuoi punti di forza li hai già con te
Paradossalmente, anche se la rottura non era ciò che desideravi, le i tuoi punti di forza sono parte del motivo per cui stai cercando di migliorare, o per cui qualcuno sceglie la terapia. Non le perdi con la fine di una storia: ti seguono nella nuova fase.
4. Riconosci che stai vivendo una transizione
Le transizioni sono disorientanti e spesso più dure dei cambiamenti stessi. Solitudine, tristezza e rabbia non sono fallimenti: sono segnali normali di questo tratto di strada. Non durerà per sempre. Trattati con gentilezza e concentrati sul riorientamento.
5. Il dopo-transizione: sarai diverso, ma più forte
Dopo la transizione sarai una persona diversa, sì, ma perché più consapevole delle tue risorse interiori. Il limbo è temporaneo: non ci rimarrai per sempre.