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credits: Getty Images
12 Dicembre 2025
Redazione 105
Un matrimonio perfetto: location, celebrante, testimoni, festa. Tutto c’era. Tranne un dettaglio non proprio secondario: la sposa era già sposata.
È successo tra le province di Varese e Como, dove una donna di 54 anni ha organizzato un matrimonio finto ma curato nei minimi dettagli. Così realistico da ingannare quasi tutti.
La cerimonia si è svolta il 25 ottobre a Rovellasca. Lei impiegata di banca, lui tecnico meccanico. Una relazione di cinque anni, entrambi convinti di avere il passato alle spalle. Ma solo per lui era davvero così: la donna era separata, non divorziata.
Invece di dire la verità, ha messo in scena le nozze. Pochi invitati, quasi tutti dello sposo, una celebrante descritta come una “santona” e perfino il rito della sabbia. Emozionante, simbolico, ma senza alcun valore legale.
Il castello crolla pochi giorni dopo, quando i testimoni vengono convocati per firmare l’atto di matrimonio. Il documento, secondo le indagini, sarebbe stato creato con l’intelligenza artificiale dalla stessa sposa. Uno dei testimoni si insospettisce, verifica in Comune e scopre che non esiste alcuna traccia delle nozze.
Arrivano i carabinieri di Turate e la verità emerge: il matrimonio non è mai esistito. La donna risulta ancora sposata con un altro uomo.
Ora rischia un’accusa per falsità materiale, mentre lo sposo valuta una richiesta di risarcimento per danno morale. Un matrimonio da favola, sì. Ma scritto dall’IA e destinato a sparire.