Tutto News
12 Febbraio 2015
Uno studio scientifico collega l’inclinazione al tradimento con la lunghezza del quarto dito della mano. Ecco perché
Secondo Phys.org, webzine dedicata a fisica e scienza, nonostante le nostre intenzioni, esiste una particolare predisposizione a tradire, dimostrata scientificamente. La razza umana, infatti, pare essere l’unica che può essere sia monogama che poligama, a differenza delle altre specie che possono essere l’una o l’altra cosa. Secondo l’Università di Oxford, alcuni umani sembrano più inclini a tradire rispetto ad altri: il 53% delle donne e il 43% degli uomini sembra essere fedele, mentre il 57% degli uomini e il 47% delle donne è più incline alla promiscuità.
I ricercatori hanno pubblicato su Biology Letters la loro spiegazione: “Questa ricerca suggerisce l’esistenza di due tipi d’individui per entrambi i sessi, che vivono le relazioni in due modi differenti e si comportano di conseguenza”. Il team di esperti ha comparato il risultato della ricerca con un questionario sulle abitudini sessuali, creando un’equazione chiamata “2D:4D”.
Questa equazione ha a che fare con la lunghezza delle dita: più è lungo l’anulare comparato al dito indice, più è alto il livello di testosterone cui l’organismo è esposto, e più il livello di testosterone è alto più si è inclini all’infedeltà. “Di certo questo indice non misure la personalità, ma aiuta a identificare i gruppi di persone più inclini a una tendenza o a un’altra”, hanno spiegato i ricercatori dell’Università di Oxford in un comunicato stampa.
Gli studiosi hanno anche comparato questi dati con quelli ottenuti tramite un questionario, perché “il comportamento umano è comunque influenzato anche da altri fattori, come l’ambiente e le esperienze di vita, e può accadere che i livelli di testosterone in corpo abbiano effetti modesti su una realtà così complessa come le relazioni sessuali”.