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16 Aprile 2015
“L’arrampicata senza mani è una cosa inutile, come lo è anche l’arrampicata e la maggior parte delle cose che facciamo”. Così il talentuoso scalatore britannico Johnny Dawes racconta della sua passione, nata tra gli anni Ottanta e Novanta e che ha fatto di lui lo scalatore più influente della Gran Bretagna.
In realtà il messaggio veicolato da Dawes è che nonostante questo assunto, “vale la pena provare a camminare sulle placche, si impara molto su come muoversi e su come fidarsi del proprio corpo”. I consigli di questo tipo sono difficili da accettare, soprattutto se non si è esattamente coraggiosi e disposti a rischiare, ma il suo parere è sempre ben accetto visto che le sue avventure e le imprese su superficie verticale sono memorabili, tanto da non farlo sembrare umano.
Un esempio è la salita per la prima volta sul Coeur De Lion, in Galles: la difficile arrampicata da lui compiuta nel 1987 non è più stata tentata da nessuno per quasi trent’anni a causa dell’estrema difficoltà nell’ascesa. Ora Dawes torna a stupire con una scalata portata a termine senza mani.
Ecco la clip dell’uomo che, a cinquant’anni, continua a essere fonte di ispirazione per gli altri climber e di incredulità per il resto del mondo.