23 Giugno 2016
Siamo nel vivo degli Europei di calcio. Come ogni evento che coinvolge la Nazionale, anche chi durante il campionato non segue il calcio – vuoi per patriottismo, vuoi per passare qualche ora tra amici – maglietta azzurra e bandiera in mano si posiziona davanti allo schermo a tifare Italia.
Ma come sarà il tipico tifoso italiano? Esiste lo stereotipo perfetto?
Vente-privee, uno dei siti di e-commerce più seguito al mondo, ha stimato che in questi giorni sta seguendo Euro 2016 ben il 75% degli italiani.
Ma non solo, l’azienda francese ha anche tracciato l’identikit del tifoso-tipo, che si può suddividere in 2 categorie: giocatore e allenatore.
I “giocatori” hanno tra i 18 e i 40 anni, sono più impulsivi e si riscaldano facilmente. Il 55% preferisce vedere la partita con gli amici, tra i quali non deve mai esserci un tifoso della squadra avversaria.
Gli “allenatori” hanno un’età compresa tra i 41 e i 65 anni e sono maggiormente riflessivi rispetto alla categoria più giovane. Il 27% dà consigli tattici durante il gioco e preferisce guardare la partita in solitudine, soprattutto mai e poi mai vuole la compagnia di moglie o fidanzata.
E le donne? Anche loro fanno parte della tifoseria italiana, ma a differenza degli uomini – e chi l’avrebbe detto? – vivono il mach con maggior coinvolgimento emotivo, gioendo e arrabbiandosi molto più di frequente dei “colleghi” maschi.
Ma si sa, non c’è partita senza rituale scaramantico.
La maggior parte dei tifosi (44%) utilizza l’intramontabile cornetto rosso, il 12% indossa la maglia del suo giocatore preferito, mentre il 7% non si separa mai dal suo vecchio pallone. Ma non mancano neppure i tifosi che seguono la partita seduti sempre allo stesso posto e quelli che non si radono la barba per tutta la durata del torneo.
E voi in quale gruppo vi collocate? Utilizzate qualche rito scaramantico infallibile?