Se spii il cellulare del partner, commetti un reato. Ecco perché.

La Cassazione ha stabilito che si tratta di rapina e violazione della riservatezza.

Se spii il cellulare del partner, commetti un reato. Ecco perché.

16 Settembre 2016

Siete sempre stati tutti dei fidanzati così virtuosi da non lasciarvi mai prendere dalla tentazione di sbirciare il cellulare del vostro partner?

Molto spesso atteggiamenti insoliti, telefonate o messaggi inaspettati possono mettere in stato d’allerta su un possibile tradimento ed ecco che, quindi, il cellulare e il suo contenuto diventano la fonte principale di indizi per svelare l’arcano.

Ma è legale tutto ciò?

No.

Anzi, si tratta di un vero e proprio reato, non solo per quanto riguarda lo “spiare” messaggi e telefonate sul cellulare, ma anche leggere mail, chat e profili social altrui.

Una recente sentenza della Cassazione ha, infatti, confermato la condanna di un uomo che aveva sottratto con la forza il telefonino alla propria compagna per leggerne i messaggi, convinto di un suo tradimento.

Il reato al quale questo gesto è assimilato è quello di rapina. “Rubare”, per la Corte, non comporta infatti solo un profitto patrimoniale, ma anche morale, ottenuto sottraendo con l’inganno o la violenza qualcosa che appartiene a qualcun altro. Leggere i messaggi privati, inoltre, viola il diritto alla riservatezza.

Attenzione, quindi, gelosi e curiosi d’Italia. Sottrarre il cellulare, anche solo “per gioco” al proprio partner, potrebbe costarvi molto caro e sporcare la vostra fedina penale in modo del tutto inaspettato.

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