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Vuoi diventare milionario? Meglio provare la carriera da ingegnere
Alcuni analisti hanno messo a confronto i campioni dello sport con i campioni dell'ingegneria, con risultati sorprendenti.
Vuoi diventare milionario? Bene, allora occorre trovare un buon contatto con la dea bendata e giocare alla lotteria. Se la fortuna non dovesse girare, però, è necessario scegliere con cura il percorso lavorativo da intraprendere per raggiungere il ricco obiettivo. In questo caso, la maggior parte delle persone opterebbe sicuramente per una fruttuosa carriera all'interno del mondo dello sport professionistico.
Tuttavia, come si suol dire, non è oro tutto quel che luccica. Secondo le analisi di Paysa, una piattaforma online in grado di utilizzare algoritmi specifici per calcolare la redditività di centinaia di diverse posizioni lavorative, ci sono mestieri migliori su cui puntare per guadagnarsi il proprio milione personale. Certo, i contratti di personaggi come la stella dell'NBA LeBron James (che, soltanto nel 2016, ha guadagnato circa 77 milioni di dollari) sembrano smentire i suggerimenti di Paysa, che però valuta le cose da un'altra prospettiva. Stando alle statistiche, la durata media di una carriera nell'NBA è di 4,8 anni e il guadagno complessivo che un giocatore medio riuscirebbe ad ottenere ammonterebbe a circa 12 milioni di dollari.
Questi dati, seppur sbalorditivi, sono stati confrontati da Paysa con quelli corrispondenti ad un mestiere molto più "normale": quello dell'ingegnere informatico. Parlando di posti di lavoro di élite, Paysa ha calcolato che un ingegnere di Google riuscirebbe a guadagnare, nel corso della propria carriera, più di 11 milioni di dollari, mentre un ingegnere dello staff di Facebook potrebbe raggiungere addirittura i 13,5 milioni. Casi eccelsi a parte, sono le statistiche ad avvalorare ulteriormente la prospettiva di una carriera ingegneristica: la quasi totalità degli ingegneri che si laureano trovano lavoro (97 su 100) e, aggiunge Paysa, la probabilità di diventare ottimi ingegneri è sicuramente più alta di quella di sfondare nel mondo dello sport. Dunque, perché non provare?
Foto da Pixabay