Tuttonews
Uber mette le ali: in cantiere il progetto per le auto volanti
L'azienda di trasporto automobilistico USA sviluppa "Elevate" e lo affida all'ingegnere della Nasa Mark Moore.
Uber, la società di trasporto automobilistico con sede a San Francisco, cerca di guardare al futuro da una prospettiva diversa: dall'alto. L'obiettivo, come dichiarato dal CEO Travis Kalanick, è quello di mettere in commercio taxi volanti entro il 2026 e per farlo Uber ha ingaggiato Mark Moore, noto nome della Silicon Valley e ormai ex ingegnere della Nasa.
Moore sarà infatti messo a capo di Elevate, la struttura interna all'azienda che si sta occupando dello sviluppo del progetto sui velivoli urbani. “Non posso pensare a un'altra compagnia che sia in una posizione altrettanto forte per lo sviluppo di questa nuova tecnologia”, ha affermato l'ingegnere, che già nel 2010 aveva parlato dell'innovativa tecnologia Vtol (Vertical take-off and landing) e della sua applicabilità all'interno dei contesti cittadini.
Anche se l'arrivo delle auto volanti sul mercato non è così imminente (serviranno ulteriori progressi non solo tecnologici, ma anche economici e normativi), Uber ha già fatto alcuni conti. Le auto volanti, rigorosamente elettriche e in grado di decollare in verticale, permetteranno di percorrere un miglio con appena 50 centesimi, una spesa destinata a ridursi ulteriormente grazie al servizio di (flying) car sharing che sarà messo a disposizione.
L'azienda americana, comunque, non è la sola ad investire sull'ambizioso progetto. Altri suoi competitor come Airbus, Lilium aviation, AeroMobil e UrbanAeronautics si sono dimostrati molto interessati all'idea dei velivoli urbani e capaci di concorrere alla loro realizzazione.
Foto da Twitter