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Draghi: nel Medioevo erano realtà, e potrebbero tornare

Una sensazionale scoperta pubblicata su Nature afferma che i draghi sono realmente esistiti, e che presto potrebbero ritornare a causa del cambiamento climatico.

Sembra proprio che i draghi, gli enormi e mitici esseri alati sputafuoco, fossero realmente esistiti. A confermarlo è un equipe di studiosi che ha pubblicato una ricerca su Nature, nella quale si afferma che nel Medioevo i draghi erano realtà, temuti dalla popolazione e in cima alla catena alimentare.

Lo studio congiunto portato avanti da Andrew J. Hamilton della University of Melbourne, Edward K. Waters della University of Notre Dame in Australia e Robert M. May della Universty of Oxford, ha visto l'analisi di numerosi manoscritti del passato. I tre ricercatori stavano effettuando ricerche investigative sui manoscritti dell'epoca della Magna Charta, che nel 2017 compie 800 anni, e hanno visionato numerosi documenti, alcuni ritrovati da poco, della Oxford's Bodleian Library. Da un documento recentemente disseppellito scritto dal monaco Godfrey of Exmouth si narra della vita quotidiana degli inglesi durante il tredicesimo secolo. Secondo le affermazioni degli studiosi in questo manoscritto si trova l'inconfutabile prova che i draghi erano reali e che la popolazione li temeva. Proprio per questo la presenza di draghi in miti e leggende di tutto il mondo è da sempre stata così importante.

Dopo il manoscritto di Exmouth gli studiosi hanno cercato altre prove nei libri dell'epoca, trovando altre testimonianze ad avvalorare la tesi. Nel tredicesimo secolo vi era abbondanza di oro e argento, in tal modo per i draghi era facile nidificare, inoltre vi era abbondanza di cibo (in particolar modo i cavalieri) e il clima era molto caldo, fattore fondamentale per i draghi in quanto in tal modo riuscivano a mantenere alta la temperatura nasale e boccale, basilari per la loro sopravvivenza.

Secondo la ricerca quella fu la Prima Stirpe dei draghi, che gli studiosi hanno denominato “bestie ectotermiche”, che proliferò fino alla fine del quindicesimo secolo, quando le temperature calarono drasticamente (tra il 1400 e il 1650 ci fu una Piccola Era Glaciale) e finì l'epoca cavalleresca, diminuendo la fonte di cibo preferita dai draghi. Secondo gli studiosi però i draghi non si sarebbero estinti, bensì ibernati e periodicamente qualche creatura alata si risvegliava per verificare se le condizioni ambientali fossero idonee ad un loro ritorno. Tra il 1680 e il 1690 ci fu la Seconda Stirpe, poi di nuovo un periodo freddo, che permane fino ai giorni nostri.

Che i draghi possano dunque tornare? Secondo i ricercatori elementi come il riscaldamento globale e il fallimento delle politiche economiche che hanno rigettato sul mercato grossi quantitativi di oro e argento (oltre ad un curioso ritorno dei cavalieri in Australia), potrebbero far sì che i draghi, in un futuro non troppo remoto, possano tornare a scorrazzare sulla Terra destandosi dal periodo di ibernazione.

Non ci credete? E fate bene perché questo è un pesce d'aprile! Un po' in ritardo, è vero, così che la sorpresa sia ancora maggiore. Non temete, i draghi non esistono.

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