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I bambini italiani piangono più dei tedeschi

Una ricerca pubblicata sul “Journal of Pediatrics” ha messo in luce come i neonati fino a tre mesi d'età non piangano tutti allo stesso modo: sembra che esista un'influenza del Paese d'origine.

I bambini italiani piangono più dei tedeschi

06 Aprile 2017

I neonati piangono di più in Italia, Gran Bretagna, Canada e Olanda rispetto a qualsiasi altro Paese. Lo afferma una ricerca dal titolo “Systematic Review and Meta-Analysis: Fussing and Crying Durations and Prevalence of Colic in Infants”, secondo la quale i bambini che piangono e si agitano di meno sono quelli nati in Danimarca, Germania e Giappone.

La ricerca pubblicata su “Journal of Pediatrics”, è stata ricavata da una serie di studi condotti su 8700 bambini in diversi paesi del mondo per cercare di stabilire quanto i neonati piangano nei loro primi tre mesi di vita. Ne è venuta fuori una vera e propria classifica universale del pianto durante i primi 90 giorni di vita. Lo studio della Warwick University di Coventry, ha stabilito che i più alti livelli di coliche – definiti da un pianto prolungato per più di tre ore al giorno per almeno tre giorni alla settimana - sono stati registrati nei neonati inglesi, canadesi e italiani, mentre i tassi più bassi sono propri dei danesi e dei tedeschi.

Gli studiosi hanno inoltre calcolato che i bambini piangono in media per circa due ore al giorno nelle prime due settimane di vita. Successivamente il pianto aumenta fino a raggiungere un picco di 2 ore e 15 minuti al giorno nella sesta settimana di vita. Il ciclo tende infine a diminuire fino a una media di un'ora e 10 minuti al giorno dall'inizio delle 12 settimane di vita. Nella loro classifica gli scienziati hanno calcolato importanti variazioni per le quali ci sono bambini che piangono meno di 30 minuti al giorno, mentre altri arrivano a superare le 5 ore nella stesso arco di tempo.

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