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Record inquinamento: livelli di CO2 più alti di sempre. È allarme.

Superate le 410 ppm, non era mai successo in 50 milioni di anni. Le conseguenze dell’emissione di CO2 saranno devastanti.

Non sono buone notizie quelle che ci giungono relativamente all’inquinamento dell’aria. I dati sulla quantità di anidride carbonica emessa sono tutt’altro che promettenti; sono, anzi, da record storico: la CO2 ha raggiunto le 412 parti per milioni (ppm). Una simile situazione non si era mai verificata in 50 milioni di anni.

Il superamento della soglia di 410 ppm è stato registrato il 18 aprile scorso per poi raggiungere il record di concentrazione di CO2 il 26 aprile. I dati sono stati registrati dalla più antica stazione di rilevamento di anidride carbonica al mondo, l'Osservatorio di Mauna Loa, nelle Hawaii.

Anche il valore medio che registreremo a maggio, secondo le previsioni dell'agenzia britannica per la meteorologia, il Met office, saranno da record mensile, raggiungendo i 409 ppm. E far abbassare tali livelli non è affatto facile: pensate che bisognerebbe dimezzare le emissioni di gas serra.

I ricercatori, nel 2016, avevano già evidenziato dati preoccupanti relativi all’emissione da record di CO2, e purtroppo hanno confermato che tale impatto è irreversibile. Il riscaldamento che ne consegue ha portato a rilevare temperature record: il 2016 è stato l’anno più caldo da quando si ha disponibilità dei dati in questione, ossia dal 1880. L’aumento è di 1,1 gradi centigradi. Aumento che, stando alle previsioni degli studiosi, potrebbe raggiungere i 3 gradi, nel lungo periodo. Le conseguenze non saranno da poco. Anzi, potrebbero essere devastanti: siccità, inondazioni e migrazioni sono solo alcune tra queste.

E c’è da considerare anche El Nino, il fenomeno naturale che, periodicamente, comporta il riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico, con conseguenze negative sulla temperature dell’intero pianeta.

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