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09 Giugno 2017
È risaputo che di certi animali non si butta via niente. È perché dovremmo farlo con le ostie?
Bastano un pizzico di sale e un packaging accattivante, ed ecco che abbiamo a portata di mano lo spuntino giusto per placare la fame.
È questa la geniale trovata del titolare di una libreria di Torino, “Genesi 3.0”, che oltre a vendere opere classiche e sacre, ha introdotto un prodotto che più innovativo non si poteva. Si tratta dei “Ritagli di ostie”, gustose ostie croccanti che si presentano proprio come un sacchetto di patatine.
Stefano Camboni, il proprietario venticinquenne della libreria, conferma che i nuovi snack sono già andati a ruba tra i preti delle parrocchie limitrofe. Preparati con acqua, farina di tipo 00 e qualche granello di sale, in realtà non sono altro che le rimanenze della produzione della sfoglia per le ostie. “Siamo gli unici ad averle,” – dichiara Camboni: “Sono un prodotto curioso, ma chi acquista i ritagli di ostia lo fa perché è sicuro della qualità. E sa che fanno bene essendo prodotti per il mondo religioso”. Non solo sfogliette di ostia alla Genesi 3.0: nella libreria si vendono anche altri generi alimentari come marmellate, birre, vino e tisane.
Per un’esperienza diversa dal solito, allora, perché non provare questi prodotti celestiali?
Photo credit: Facebook