tutto news
Dischi in vinile, un ritorno di fiamma che mette in crisi il digitale
Il mercato si è allargato e molte richieste rimangono insoddisfatte: così Sony Music ha deciso di aprire un proprio impianto di produzione.
Anche voi amanti del vinile? Da qualche anno a questa parte il mercato dei dischi in vinile è stato oggetto di una crescita esponenziale, sia in termini di interesse che di richieste concrete. Che il trend fosse estremamente positivo non è una scoperta, ma che lo fosse a tal punto da spingere Sony Music ad aprire una propria fabbrica per venire incontro alle richieste è davvero incredibile. L'apertura è prevista per marzo 2018 e nello stabilimento si stamperanno gli album di tutti gli artisti, riprendendo così una tradizione abbandonata nel 1989, quando l'avvento dei CD spostò gli equilibri di mercato.
Nel 2016, grazie a una crescita del 53% rispetto all'anno precedente, la vendita globale di vinili ha generato un giro d'affari superiore a quello dei download digitali. Il motivo è semplice: il mercato si è allargato, non riguarda più solamente i vecchi nostalgici, ma anche le nuove generazioni. E se il Giappone è uno dei paesi in cui la richiesta di questi prodotti è più alta – si spiega anche così la mossa di Sony - l’Europa non è da meno. Qui, infatti, le più grandi etichette discografiche sfornano qualcosa come 100mila vinili al giorno: sembrano tanti ma in realtà iniziano a non bastare per venire incontro all'appetito degli audiofili. È arrivato allora il momento di aumentare la produzione anche nel Vecchio Continente, soddisfando così le esigenze degli amanti della cara vecchia musica.
Photo credit: Pixabay