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“Spornosexual”: ecco gli uomini insoddisfatti nel lavoro e nella vita, ma ossessionati da aspetto e forma fisica

Così li ha definiti una ricerca: “la colpa è della crisi, che ha sovvertito i valori tradizionali”.

“Spornosexual”: ecco gli uomini insoddisfatti nel lavoro e nella vita, ma ossessionati da aspetto e forma fisica

14 Luglio 2017

Sapete chi sono gli “spornosexual”? Trattasi degli uomini che non riescono a trovare soddisfazioni né a livello lavorativo né a livello sociale e che, per avere un minimo di appagamento personale, si dedicano completamente al proprio corpo e alla forma fisica. Questa la definizione che è stata data da una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Gender Studies: secondo il team di ricercatori gli “spornosexual” cercano ispirazione dalle star del porno e dagli atleti. L’origine del termine “spornosexuality” deriva infatti da una fusione tra “sports star” e “porn star” coniato per la prima volta, nel 2014, dal giornalista Mark Simpson, che lo utilizzò per indicare il trend crescente degli uomini che andavano in palestra solo per rendersi più belli e desiderabili, e non per motivi di salute o divertimento.

Lo studio è stato effettuato dai ricercatori della University of East Anglia (UEA), che hanno spiegato che questo “nuovo” comportamento degli uomini è da ricercare nella crisi: “La colpa, però, è della crisi, che ha sovvertito i valori tradizionali” sottolineano dal team di ricerca. Per tale ragione gli uomini, insoddisfatti dalla propria vita, cercano consolazione in pratiche non convenzionali.

Come si è svolto lo studio? Il dottor Jamie Hakim, che ha condotto il team, ha preso in esame diversi dati: da una parte ha verificato l’aumento dei giovani tra i 16 e i 25 anni che si dedicano allo sport, in un lasso di tempo che va dal 2006 al 2013; inoltre l’esperto ha esaminato l’incremento del consumo di prodotti per la crescita muscolare; allo stesso tempo Hakim ha osservato da vicino il notevole aumento di condivisioni social delle immagini dei ragazzi in questione, oltre al dilagare di hashtag atti a documentare i progressi degli ossessionati del fitness. Molto spesso poi i loro profili diventano una sorta di brand, piccole attività di vendita di prodotti a tema che in realtà, però, non sono affatto remunerative.

Non è un caso infatti che Men’s Health, in Gran Bretagna, dal 2009 sia diventata una delle riviste più lette in assoluto. "L'aumento degli uomini ossessionati dalla palestra e che condividono immagini dei loro corpi perfetti si nota a partire dal 2008 e coincide con l'inizio della crisi. C'è una correlazione tra i due fenomeni: le strategie economiche messe in atto hanno favorito la disuguaglianza e sono state particolarmente ingiuste soprattutto nei confronti di quelli nati dopo il 1980” afferma il dottor Hakim, “Prezzi delle case proibitivi, contratti di lavoro non a tempo indeterminato e le tasse hanno favorito l’instaurarsi di un clima di insicurezza”. Sugli uomini in fissa per la palestra dice: “Continuano a pubblicare foto perché l’idea di guadagnare del capitale grazie al loro essere ‘spornosexual’ è una delle poche gioie che rimane loro. Questa è solo una risposta al precariato causato dalla crisi” ha concluso.

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